Maxi donazione da un milione di euro all’Unione montana della Valsesia
L'imprenditore metalmeccanico Achille Burocco ha devoluto la cifra per finanziare progetti rivolti a pazienti affetti da malattie neurodegenerative
Partirà il I gennaio il progetto “La pagina bianca” ideato dalla dirigente del settore Servizi Sociali dell’Unione montana Valsesia, Renata Antonini e dai suoi collaboratori, per dare concretezza alla straordinaria donazione di cui l’ente è beneficiario: un milione di euro, che l’imprenditore metalmeccanico Achille Burocco ha voluto offrire per iniziative rivolte a pazienti affetti da Alzheimer o altre malattie neurodegenerative.
La volontà di effettuare una consistente donazione è stata comunicata all’Ente montano, da parte dello staff di Burocco, già a inizio 2020; la pandemia ha dilatato i tempi, e solo dopo l’estate si è potuto riallacciare il contatto con il manager che segue il benefattore valsesserino. Diversi i soggetti che hanno lavorato in sinergia per far sì che questo progetto si concretizzasse: «Prezioso è stato il contributo di Pierangela Bora Barchietto, Vice-Sindaco di Coggiola – si legge in un comunicato diramato dall’assessore ai Servizi Socio-Assistenziali dell’Umv, Francesco Nunziata – che insieme al Presidente Pier Luigi Prino e a noi dei Servizi Sociali ha collaborato affinché l’intenzione benefica del Signor Burocco potesse andare a buon fine. Fondamentale è stato il lavoro di Renata Antonini, che insieme ai suoi collaboratori ha prodotto una progettualità efficace, molto apprezzata da Burocco, che ha dato l’ok per il rilascio del contributo».
L’obiettivo del benefattore era che la sua donazione, effettuata in memoria dell’amata sorella Lidia, potesse avere ricaduta rapida ed evidente sui settori a cui è indirizzata, e il progetto “La pagina bianca” è proprio finalizzato a questo: articolato su tre fasi, corrispondente a tre tranche di erogazione economica da circa 300mila euro ciascuna, prevede nella fase iniziale la ricerca e formazione di personale medico e paramedico che sarà poi dedicato totalmente alle persone con problematiche neurodegenerative. Dopo di che si metteranno in atto azioni volte a sostenere i soggetti con tali problemi sia nei centri diurni dell’Unione Montana Valsesia (in Valsessera e Valsesia) sia a livello domiciliare.