Migliora il meteo. I fiumi reggono. Danni per il forte vento

La Protezione civile regionale mette a disposizione i suoi uomini e i suoi mezzi per le aree del Veneto più colpite dal maltempo

Uno degli alberi abbattuti dal forte vento su viale della Rimembranza a Vercelli (foto Giorgio Morera)

Nella notte scorsa in Piemonte non si sono verificate particolari criticità. Il fiume Sesia, che stava per rompere l’argine a Carpignano, non ha tracimato e non è stato necessario effettuare l’evacuazione degli abitanti della zona. I livelli idrometrici dei corsi d’acqua piemontesi, nelle aree in cui le precipitazioni sono state più intense (Verbano, Biellese e Vercellese), sono genericamente in calo o stazionari nelle ultime ore. Solo il Po, a valle della confluenza con il Sesia, ha raggiunto il livello di guardia. In crescita il Lago Maggiore di circa 3 cm all’ora, prossimo al livello di guardia. Parecchi problemi, invece, a causa delle forte raffiche di vento che, anche a Vercelli, hanno provocato la caduta di alberi e rami lungo i viali.

La Regione Piemonte, insieme alla Lombardia, all’Emilia Romagna e alle Marche, ha risposto positivamente alla richiesta del Dipartimento nazionale della protezione civile di inviare un contingente della propria colonna mobile in Veneto, particolarmente colpita dal maltempo. Dal presidio di San Michele di Alessandria partiranno circa 45 volontari e una serie di veicoli (4 minipale cingolate/gommate + 1 miniescavatore cingolato; 2 autocarri a cassone ribaltabile; 2 motopompe carrellate; 4/6 motopompe da fango; 6 fuoristrada con modulo lavaggio alta pressione; 2 torri faro carrellate). L’area di ammassamento di tutte le forze è l’aeroporto di Belluno, da dove uomini e mezzi verranno dirottate verso le zone in cui è maggiore la necessità di intervento.