Nuovo ecografo portatile per l’ospedale di Borgosesia
Si tratta di un dono solidale offerto dall'associazione "Igea Prevenzione Salute e Vita" e dalla "Fondazione Valsesia Onlus"
È stato consegnato ufficialmente ieri il nuovo ecografo portatile dono congiunto dell’associazione Igea Prevenzione Salute e Vita e della Fondazione Valsesia Onlus. Un ulteriore tassello in un progetto corale di solidarietà che ha visto queste realtà impegnate a raccogliere fondi, sia nella prima che nella seconda ondata di covid.
Una strumentazione destinata all’ospedale S.S. Pietro e Paolo di Borgosesia che al momento verrà utilizzata soprattutto nei reparti Covid, ma che successivamente resterà parte integrante delle dotazioni strumentali del presidio. Si tratta di un ecografo di alta gamma che, pur essendo portatile, è molto avanzato sul piano tecnologico; la sua manualità consente al medico di poter monitorare i pazienti direttamente al proprio letto di degenza. Per il professionista che segue un paziente affetto da Covid l’ecografia polmonare rappresenta di certo un valido mezzo per valutare il quadro clinico e l’evoluzione della malattia.
«Da molti anni, come Igea Prevenzione Salute e Vita, sosteniamo e crediamo nell’ospedale di Borgosesia; sappiamo quanta importanza rivesta il S.S. Pietro e Paolo quale punto di riferimento per i cittadini valsesiani – ha dichiarato il presidente dell’associazione, Maria Marcon – Ringrazio tutti i nostri volontari e volontarie per la passione che pongono nelle loro attività a sostegno dell’associazione. Abbiamo scelto di essere parte attiva per il 50% in questa campagna di raccolta fondi con la consapevolezza che per effettuare visite ed esami il supporto tecnologico sia essenziale. Ciò che oggi viene utilizzato per fronteggiare una fase così complessa, potrà tornare utile in futuro quando questa emergenza sarà finita».
«Grazie alla collaborazione sinergica con l’assocazione Igea Prevenzione Salute e Vita Odv siamo riusciti in tempi rapidissimi a dotare il nostro ospedale di Borgosesia di una strumentazione importante per la lotta contro il virus; naturalmente, seguendo la nostra mission, l’ecografo portatile non è esclusivamente destinato al reparto Covid, ma sarà utilizzato per il territorio anche nel futuro, per altre necessità – ha detto Laura Cerra, presidente della Fondazione Valsesia Onlus – Potenziare le dotazioni tecnologiche a supporto del nostro presidio ospedaliero territoriale è una priorità strategica fondamentale per garantire sempre un servizio sanitario di prossimità efficiente e di qualità . Riteniamo che il potersi dotare di un ulteriore ecografo portatile sia un valore aggiunto per tutte le nostre valli, che hanno nell’ospedale di Borgosesia il punto di riferimento per un servizio essenziale per le comunità. Ringraziamo di cuore l’associazione Igea per l’impegno, la preziosa e fondamentale collaborazione e la sensibilità che sempre dimostrano nella risposta ai bisogni della Valsesia».
«Ringrazio l’associazione Igea Prevenzione Salute e Vita e la Fondazione Valsesia Onlus per questo rinnovato impegno e interessamento nei confronti della nostra struttura e soprattutto dei nostri pazienti – ha sottolineato il direttore generale dell’Asl VC, Angelo Penna – L’alleanza pubblico privato si è rivelata vincente in molte occasioni in questo territorio; la donazione di oggi è un ulteriore segnale di una spiccata sensibilità che tutta la comunità valsesiana ha avuto nei confronti della popolazione che sta vivendo la pandemia e tutte le difficoltà che essa ha determinato».
Alla consegna era presente anche il sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani, che è intervenuto con parole di gratitudine: «Ringrazio, a nome di tutta la cittadinanza, Igea e Fondazione Valsesia per questa ulteriore dimostrazione di sensibilità nei confronti del territorio: i mesi dell’emergenza sanitaria hanno messo in luce la valenza della nostra rete associazionistica, con volontari che non si sono risparmiati nell’esprimere uno slancio solidale senza pari. Il loro lavoro, che si palesa con gesti talora eclatanti come questa donazione, si svolge per lo più nell’assoluta discrezione: persone che lavorano silenziosamente, ma capaci di fare la differenza laddove qualcuno stia attraversando delle difficoltà. Igea e Fondazione Valsesia hanno dimostrato di essere vicine alla popolazione in modo concreto ed oggi sono un indiscusso fiore all’occhiello della Valsesia e delle istituzioni che la rappresentano».