Omicidio della piccola Matilda: cala il sipario. Nessun colpevole

La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha assolto anche Antonio Cangialosi, compagno di allora di Elena Romani

La piccola Matilda

Assolto anche Antonio Cangialosi: cala il sipario sul caso di Matilda, la piccola di 13 mesi morta 13 anni fa a Roasio per i danni riportati a seguito di un forte colpo alla schiena. Il processo (tra i vari gradi di giudizio, ricorsi e riesami) si chiude senza un colpevole. Venerdì la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha dichiarato non colpevole Cangialosi che, dopo l’assoluzione in via definitiva  della mamma di Matilda, Elena Romani avvenuta nel 2012, era finito sul banco degli imputati con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Cangialosi era, ai tempi dei fatti, il compagno della Romani, mentre Matilda era nata da una precedente relazione. La tristezza per una giovane vita spezzata senza che si sia riusciti a individuare un colpevole sta tutta nelle parole del procuratore generale Tatangelo che, proponendo l’assoluzione di Cangialosi, aveva comunque parlato di «una sconfitta personale per tutti noi e per tutto il sistema giudiziario».

Cangialosi era difeso da Andrea Del Mastro che ha commentato ribadendo che non vi era un solo riscontro scientifico della presunta colpevolezza del suo assistito e che dunque l’assoluzione era l’unica sentenza possibile.  I legali di Elena Romani, Tiberio Massironi e Roberto Scheda, attendono, invece, di conoscere le motivazioni della sentenza.