Omicidio di Matilda: la Procura vuole processare Cangialosi

Dopo l’assoluzione in Cassazione di Elena Romani il caso potrebbe riaprirsi. A giugno l’udienza preliminare per decidere se procedere contro l’ex convivente

La triste vicenda della piccola Matilda, morta nel luglio del 2005 nella sua casa di Roasio ad appena due anni di vita, si riapre. In qualche modo era inevitabile dopo l’assoluzione in Cassazione della madre, Elena Romani, inizialmente unica accusata del decesso.

Ora la procura di Vercelli chiede il rinvio a giudizio di Antonio Cangialosi , al tempo convivente della Romani, ed unica persona presente nella casa di Roasio oltre alla stessa Romani il giorno della morte di Matilda. L’accusa di aver sferrato il forte colpo (forse un calcio) che ha provocato il decesso della piccola, ora si riversa su di lui. In occasione del primo processo Cangialosi era stato prosciolto da ogni accusa già in fase istruttoria.

L’udienza preliminare, per decidere se mandare a processo Antonio Cangialosi, è fissata per il 3 giugno davanti al gup di Vercelli.