Qual è la vera Pro?
Qual è la vera Pro? Quella che ha vinto ( e bene) con il Padova oppure quella che ha perso malamente a Trento? Le due squadre messe in campo da mister Paci sono state nei nomi assai simili ma molto diverse nel risultato finale. Contro il Padova e su un tavolo di biliardo che è il nuovo terreno di gioco del Robbiano Piola, i Bianchi hanno messo in campo una prestazione gagliarda, contro una compagine di alta quota. A Trento, su un campo che gli addetti ai lavori hanno definito imperfetto, i ragazzi di Paci dopo un quarto d’ora di scaramucce agonistiche, hanno accusato il colpo dell’autorete di Corradini, che in seguito ha anche fatto vedere pregevoli aperture di gioco, visione delle prospettive, in Lega Pro spesso però occorre usare la clava e non il fioretto. I Leoni hanno provato a rimediare, spesso in modo confuso, scoprendo il fianco alle ripartenze dei padroni di casa e quindi mettendo in evidenza gli errori di posizione di diversi giocatori di centrocampo e difesa oltre che la naturale lentezza – o distrazione – dei nostri centrali difensivi. Fermo restando che quest’anno non avremo né Luperto né Hristov a sorvegliare l’area o la nostra trequarti, per questo ci sarebbe anche da preoccuparsi. Altro motivo di preoccupazione è la costruzione del gioco dal basso, utile a detta di alcuni tecnici perché tra l’altro così gli attaccanti ricevono la palla nelle migliori condizioni. Bene, però un conto è se i giocatori a disposizione – a partire dal portiere con i piedi buonissimi – sono quelli che hanno Guardiola o Bielsa, altro se invece non è così. Vedremo quali rimedi verranno posti in essere a partire dalla partita di martedì sera contro il Renate al Robbiano Piola. Ci si attende una bella reazione e un modesto turn over, scalpitano Calvano, Anastasio, Perrotta e pure Macchioni, uno spezzone di gara potrebbe arrivare anche per loro. La Pro di quest’anno, lo sappiamo bene, non è uno schiacciasassi ed è chiaro a tutti gli Innamorati. Ma non può neppure essere quella di Trento, troppe imprecisioni, indecisioni, errori, confusione e poca personalità. La personalità, quella che in una squadra si evidenzia quando la gara si mette subito male ma si ha il carattere ed il sangue freddo, oltre alle abilità tecnico- tattiche per ripigliarla tra le mani. E i giovani che hanno dimostrato grande personalità in Primavera in parte pagano lo scotto in categoria superiore, anche questo lo si era messo in conto. Siamo, come Innamorati di Pro, molto curiosi di vedere la reazione della squadra, martedì sera. E tutti abbiamo la speranza che ci sarà una pronta riscossa.
Sotto la firma un video che spiega la costruzione dal basso, provate a guardarlo, se Vi va.
Paolo d’Abramo