Rissa finisce con due deferimenti per tentato omicidio e lesioni aggravate

La ricostruzione, da parte della Questura di Vercelli, della violenta aggressione avvenuta nello scorso fine settimana nel capoluogo

La Polizia di Stato di Vercelli ha indagato per tentato omicidio un uomo, di origine marocchina e con precedenti penali, che nel tardo pomeriggio dello scorso sabato 4 luglio ha provocato quattro ferite con arma da taglio ad un cittadino vercellese, anch’egli pluripregiudicato, in corso Marcello Prestinari all’angolo con via Fulvio Testi. La segnalazione di un testimone oculare, arrivata alla sala operativa della Questura, descriveva un’aggressione con arma da taglio. 

Le pattuglie della Squadra Volante, unitamente a personale della Squadra Mobile, giunte sul posto celermente, hanno trovato un uomo, adagiato su una sedia del dehor di un bar, con più ferite al fianco e all’arto superiore sinistro che sanguinavano copiosamente. Gli equipaggi della Squadra Mobile e dell’Ufficio prevenzione generale, dopo aver prestato il primo soccorso e ottenuto dal ferito informazioni sul presunto aggressore, lo hanno affidato al personale sanitario del 118, per poi iniziare immediatamente le ricerche dell’autore del reato.

Gli agenti si sono dapprima recati nei pressi dell’abitazione della madre del presunto reo e, successivamente, al domicilio di quest’ultimo, senza però riscontrarne la presenza. Conducendo serrate indagini, il presunto responsabile dell’accoltellamento è stato poi rintracciato tramite l’utenza telefonica della compagna. Ma poco dopo, il medesimo si è presentato spontaneamente in Questura.

L’aggressore presentava due lesioni, rispettivamente all’altezza del collo e della tempia sinistra che, a suo dire, gli erano state procurate dalla vittima, in fase di colluttazione, mediante l’utilizzo di un oggetto acuminato (presumibilmente un cacciavite). Gli operatori di Polizia, nel frattempo, avevano fin da subito ascoltato possibili testimoni oculari del fatto. Da una prima dinamica dei fatti, è emerso che il marocchino poteva aver agito per difesa legittima.

Personale della Polizia di Stato ha provveduti al sequestro degli abiti dei soggetti e delle armi del delitto, non senza prima aver richiesto l’ausilio del locale gabinetto provinciale di Polizia scientifica per effettuare il sopralluogo e i rilievi fotografici. Alla luce delle dichiarazioni emerse dai testimoni e dai primi accertamenti, l’uomo, di origine marocchina è stato deferito in stato di libertà per il reato di tentato omicidio, mentre il vercellese per il reato di lesioni aggravate. 

Al momento non si conoscono le ragioni del diverbio da cui è scaturita l’aggressione. E proprio su questo continuano le indagini della Squadra Mobile.