Tentata estorsione: due arresti da parte della Mobile

Si fingono intermediari in grado di restituire l’ingente refurtiva trafugata dall’abitazione di un professionista vercellese

Giovanni Cavataio, 47 anni, è un pluripregiudicato assai noto alle forze dell’ordine. E l’altro giorno è finito nuovamente nei guai insieme ad Agostino Gerardis, 50 anni. I due, entrambi residenti a Vercelli, hanno tentato di estorcere denaro a un noto professionista cittadino sostenendo di essere in grado di recuperare la refurtiva frutto di un furto portato a termine, tempo fa, proprio nell’abitazione del professionista. A raccontare l’operazione è stato il capo della Squadra Mobile, Rosario Scalisi: «L’arresto è giunto al termine di numerosi appostamenti e pedinamenti. I due malviventi, profittando della situazione di debolezza psicologica della vittima, reduce da un ingente furto in abitazione durante il quale gli erano stati rubati oggetti preziosi del valore di circa 150mila euro, si erano accreditati come persone in contatto con ambienti della malavita albanese di Modena dove sarebbe stato possibile recuperare la merce trafugata». Per fortuna, dopo le prime richieste in denaro da parte dei due, il professionista si è rivolto alla Polizia che ha avviato le indagini con una serie di servizi mirati e anche di intercettazioni ambientali che hanno condotto all’arresto di Cavataio e Gerardis nella flagranza del reato: mentre cioè incassavano una delle somme concordate con il professionista.

«Prima di intervenire e bloccare i due malviventi – ha detto Scalisi – abbiamo atteso di capire se in qualche modo Cavataio e Gererdis potessero effettivamente condurci al recupero della refurtiva, ma allo stato delle indagini non vi sono evidenze che colleghino i due estorsori agli autori del furto nella casa del professionista».