“Vercelli, Piemonte, Europa”: una tavola rotonda organizzata dalle Acli
All'incontro ha preso parte, tra gli altri, il presidente nazionale dell'Associazione cristiana dei lavoratori, Roberto Rossini
Nel pomeriggio di sabato 18 maggio le Acli di Vercelli hanno organizzato un momento di approfondimento e di confronto sui temi dell’attualità politica proponendo un’interessante tavola rotonda su “Vercelli, Piemonte, Europa. Tra scelta e consapevolezza”. L’evento si è svolto nella saletta riunioni dello “storico” Bar Cavour che si affaccia sull’omonima piazza del capoluogo eusebiano.
Ad aprire l’incontro il presidente provinciale delle Acli, Michele Pretti, che ha spiegato come la grande organizzazione dei lavoratori cristiani stia proponendo, in queste settimane, una miriade di momenti di approfondimento in vista della domenica elettorale del 26 maggio, per fornire ai propri iscritti e a tutti cittadini «strumenti di valutazione e di scelta in una fase in cui sembrano prevalere le visioni disgreganti rispetto alle ragioni che furono alla base dell’avvio del processo di unificazione europea». Collegandosi a questo ragionamento Pretti ha illustrato il documento che le Acli del Piemonte hanno approvato in vista soprattutto della consultazione europea e di quella relativa al rinnovo del consiglio regionale del Piemonte.
Subito dopo ha preso la parola il professor Antonio Zotti, docente di istituzioni europee all’Università cattolica di Milano, che ha offerto un estratto degli argomenti trattati in un suo libro dal titolo emblematico: “Lo strano “animale”: che cos’è, come è fatta, a cosa serve l’Unione europea”: «Di fronte alle spinte nazionaliste e sovraniste – ha detto Zotti – è un errore voler semplificare il concetto di Europa. La Ue non è un soggetto “semplice”, ma una un edificio istituzionale costruito con fatica e pazienza da generazioni di statisti che hanno ricercato un equilibrio tra i diritti dei singoli Stati membri e le superiori esigenze del continente. Si tratta di un progetto che ha consentito all’Europa non solo un lungo periodo di pace, ma una fase di crescita economica senza precedenti».
A interloquire con Zotti sono stati il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, e il vercellese Luigi Bobba, già presidente nazionale Acli tra il 1996 e il 2004, successivamente parlamentare e sottosegretario al lavoro e oggi candidato al consiglio regionale del Piemonte: Rossini ha invitato a riflettere sul fatto che «le nostre città, quelle italiane come quelle del resto del continente, ci raccontano la storia di un’Europa sempre fortemente connessa che è cresciuta, pur tra mille conflitti, con un’identità comune. La nascita dell’Unione europea ha tuttavia creato i presupposti per la pace duratura. Pace: davvero questa è la parola chiave del processo di unificazione europeo».
In conclusione Bobba ha offerto un’analisi incentrata sul livello di interazione tra le politiche europee e quelle di un territorio economicamente forte come quello piemontese: «La Tav è uno esempio di quanto, all’interno della Ue, esistano ambiti territoriali, come il famoso corridoio 5 lungo il quale dovrebbe scorrere la linea ferroviaria ad alta capacità tra Lione e Kiev, che hanno un peso economico e produttivo che spesso supera quello di singoli stati. Se non si ha questa visione complessiva difficilmente si mettono in moto processi di crescita».