Dazi sulle importazioni di riso asiatico: si apre una settimana decisiva

Da lunedì si riunisce l’organismo che dovrà decidere sull’attivazione della clausola di salvaguardia. Confagricoltura scrive alle istituzioni e Coldiretti manifesta a Vercelli

Da lunedì prossimo fino al 4 dicembre, si giocherà una partita fondamentale per il settore risicolo in Italia e a livello europeo. Entra nel vivo, infatti, la fase finale e decisiva per l’applicazione della cosiddetta “clausola di salvaguardia”, con la conseguente reintroduzione delle tariffe doganali sulle importazioni di riso Indica proveniente da Cambogia e Myanmar. Nei giorni scorsi la Commissione ha reso noti i risultati dell’indagine, avviata su richiesta italiana, che ha evidenziato che le importazioni dai due paesi asiatici arrivano sul mercato dell’UE in volumi e livelli di prezzo tali da determinare serie difficoltà agli operatori europei del settore. Il ricorso alla “clausola di salvaguardia” è pertanto pienamente giustificato. Nel periodo considerato dall’indagine (1 settembre 2012-31 agosto 2017) le importazioni di riso Indica da Cambogia e Myanmar sono aumentate dell’89 per cento; mentre le superfici investite nell’UE si sono ridotte in misura del 40 per cento con pesanti conseguenze in termini sociali e economici.

In vista della riunione del prossimo 4 dicembre del Comitato del sistema delle preferenze generalizzate, che dovrà esprimere il proprio parere sulla proposta della Commissione per il ripristino dei dazi, Confagricoltura ha intrapreso una serie di iniziative. Nei giorni scorsi ha scritto ai dicasteri competenti e alle Ambasciate dei Paesi dell’UE in Italia per ribadire l’importanza della decisione per porre fine ai danni economici subiti dai risicoltori italiani. Ulteriori iniziative saranno annunciate nei prossimi giorni. Da tempo, Confagricoltura chiede di attivare la “clausola di salvaguardia” prevista dal regolamento n. 978/2012, per ripristinare i dazi alle importazioni di riso Indica da Cambogia e Myanmar. E per tale motivo ha sostenuto in ogni sede istituzionale la presentazione della richiesta di indagine che il Governo italiano ha presentato il 16 febbraio scorso – e sostenuta poi anche da altri sette Paesi: Bulgaria, Francia, Grecia, Portogallo, Romania, Spagna ed Ungheria –  e ha collaborato con Ente Risi, i ministeri competenti (MISE E MIPAAFT) e con i legali incaricati della questione al fine di avviare le verifiche sul danno subito dagli operatori per le importazioni a dazio zero.

«I risultati dell’indagine – commenta il presidente della Federazione Nazionale Riso di Confagricoltura e presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella, Giovanni Perinotti – dimostrano chiaramente, con dati di fatto, il pregiudizio arrecato dalle importazioni in esenzione di dazio al comparto risicolo europeo. E’ quindi necessario procedere al ripristino della protezione tariffaria per i tre anni previsti dalla normativa comunitaria, con un dazio invariato (175 euro a tonnellata) per l’intero triennio. Confagricoltura richiama l’attenzione sul delicato passaggio della riunione del Comitato del Sistema delle Preferenze Generalizzate. Sarebbe sorprendente, infatti che alla luce dei risultati dell’indagine della Commissione si determinasse una situazione di stallo particolarmente negativa».

Anche la Coldiretti intende tenere alta la guardia su questo tema e così, oggi  domenica 18 novembre, organizza a Vercelli l’iniziativa “Riso, futuro, verità” dalle  10, a Vercelli, con appuntamento davanti al Teatro Civico in via Monte di Pietà 15. I presidenti, i direttori di tutte le Federazioni provinciali con il presidente regionale di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo, e il Delegato Confederale, Bruno Rivarossa, insieme ai risicoltori, agli imprenditori agricoli e alle istituzioni da tutto il Piemonte saranno nella patria della risicoltura italiana per dare risalto al comparto su cui, sempre di più, pesano le importazioni incontrollate da Cambogia e Myanmar da dove, nell’ultimo anno, sono arrivati 22,5 milioni di chili di riso nonostante l’Italia sia, in Europa, il primo produttore con 1,50 milioni di tonnellate pari a circa il 50% dell’intera produzione continentale.

Alla vigilia della decisione europea sulla clausola di salvaguardia, sarà l’occasione per fare il punto della situazione italiana e piemontese con il presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo, Paolo Dellarole, e inquadrare le politiche europee in previsione della nuova Pac, fornendo anche una panoramica regionale del comparto riso con l’Assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero.

Verrà lanciato, per la prima volta in Piemonte, il trailer del documentario “Rice to love”, realizzato da Coldiretti Piemonte con il giornalista Stefano Rogliatti, che denuncia la realtà dei Paesi che fanno concorrenza sleale al riso italiano.

Verrà, infine, presentato lo studio Coldiretti sui primati della produzione di riso nazionale messi in pericolo dalle importazioni.