Decolla la Bottega del riso: vetrina “online” delle produzioni di qualità del territorio
Apre la Bottega del riso (www.bottegadelriso.it), un e-commerce interamente dedicato al prodotto che è protagonista delle terre novaresi e vercellesi. Si tratta di uno scaffale digitale dove si può acquistare il riso del contadino direttamente dalla cascina che lo produce, ma, diversamente dai tanti e-commerce aziendali, le opportunità di scelta sono molte, perchè questo mercatino ospita diversi produttori e non uno solo.
Si tratta di una iniziativa della PVCom srl, che gestisce i siti risoitaliano.eu e risotto.us. Un’esperienza ormai ultraventennale nel mondo del riso, che permette a Bottega di selezionare i migliori produttori di questo cereale e offrirli al mercato nazionale. La formula è innovativa: un mercatino digitale in cui l’acquirente paga direttamente all’agricoltore, dal quale riceve il prodotto attraverso il corriere. Per abbattere i costi di spedizione, vengono offerti box di risi da diversi chilogrammi: risi tradizionali, biologici e sostenibili.
La novità è anche nell’esperienza che si può fare attraverso questo commercio elettronico: i produttori che espongono i propri risi su Bottega del riso si raccontano sul sito gemello risotto.us, nella rubrica produttori. Sempre risotto.us spiega al lettore come cucinare il prodotto e gli offre centinaia di ricette (e videoricette) per una esperienza a 360 gradi con il cereale vercellese.
Su questo scaffale elettronico, rispetto ai tradizionali e-commerce aziendali, si possono dunque trovare molti risi di qualità in un unico e-market e sbizzarrirsi in cucina, seguendo le indicazioni culinarie e le idee creative di Risotto.us la cui missione è quella di offrire al consumatore tutte le informazioni necessarie per cucinare bene dei gustosi piatti di riso, acquistando prodotti coltivati con passione e rispetto dell’ambiente.In questo momento, tre produttori sono presenti su questa piattaforma. Due sono novaresi, uno vercellese. E’ eusebiana l’Azienda Agricola Osenga che si dedica alla coltivazione del riso da tre generazioni e si estende su 230 ettari di terreno nel comune di Trino, nella bassa vercellese a nord del fiume Po e ai piedi delle colline del Monferrato. La qualità e la sicurezza dei prodotti sono i principi su cui si basa il lavoro dell’Azienda: tutta la produzione viene controllata dal campo al prodotto finito, attraverso i più rigorosi sistemi come la rintracciabilità e l’applicazione del metodo Haccp lungo tutta la filiera, garantendo così l’origine del prodotto e la sicurezza alimentare. Nel 2014 l’Azienda ha ottenuto la certificazione per coltivare, produrre e confezionare riso biologico (certificazione Ecogruppo Italia) e per coltivare e produrre secondo il sistema certificato Global Gap.Tra i novaresi troviamo invece Naturariatta, che nasce da una grande passione per la risicoltura. Aurelio, Alessandro e Fabio, infatti, conducono con cura e dedizione l’azienda familiare ubicata nel comune di San Pietro Mosezzo in località Nibbia (No), portando avanti la tradizione del riso di Novara di alta qualità. Anche la gestione delle vendite è a conduzione familiare. Francesca, la moglie di Alessandro, si occupa della parte commerciale, diretta e on line, nonché attraverso la partecipazione a fiere e manifestazioni del settore. Le due Aziende Agricole, situate nel cuore della patria del riso, stimano complessivamente la propria area agricola su una superficie di 250 ettari, distribuiti nei comuni di San Pietro Mosezzo, Galliate, Novara e Romentino, coltivati in prevalenza a riso.
Un’altra azienda presente su Bottega del riso è Riso Preciso, che nasce nella cascina di Paola Battioli, Nino Chiò e dei loro tre figli. Tutti animati da una grande passione per la tecnologia: droni, geolocalizzazione, macchine a guida automatizzata: non è fantascienza, ma agricoltura di precisione, l’ultima frontiera della risicoltura. A praticarla da oltre 7 anni, nella loro tenuta di San Pietro Mosezzo (Novara) è appunto la famiglia di Nino Chiò, pioniere della precision farming e ideatore, assieme alla moglie e ai figli, del progetto “Riso Preciso”. Ma che si intende esattamente per agricoltura di precisione? Si tratta di tecnologie informatiche e utilizzo di segnali satellitari per determinare con precisione posizione e prestazioni delle macchine operatrici e per valutare in modo puntuale lo stato delle coltivazioni: Riso Preciso non si avvale solo del segnale Gps per la guida automatizzata e georeferenziata dei trattori, ma utilizza le mappe satellitari per impostare diverse azioni a pochi metri o centimetri di distanza l’una dall’altra (eliminando così, ad esempio, la concimazione a tutto campo a favore di quella superlocalizzata). Principe dei 140 ettari coltivati a risaia dalla famiglia Chiò è il riso Carnaroli, quello classico e “originale”: la varietà per eccellenza per i risotti, prodotto non solo seguendo le linee del precision farming ma anche i dettami dell’agricoltura macrobiotica, ovvero con tecniche di produzione biologica che prevedono il raggiungimento dell’equilibrio tra uomo e natura. Nessun pesticida, dunque, ma solo pacciamatura verde per impedire la diffusione degli infestanti: una tecnica che, oltre a essere una pratica virtuosa per un’agricoltura pulita, d’inverno crea massa organica fungendo da concime naturale. Questa massa organica conferisce al Carnaroli di Riso Preciso un aroma particolare.