Ex Teksid di Crescentino: i lavoratori di Sicur2000 bloccano i cancelli

Bossoni (Filcams Cgil): «Ritardi per gli stipendi e atteggiamenti anti sindacali. Ora basta»

La protesta davanti alla ex Teksid

Giovedì mattina i lavoratori della Sicur2000, società che opera in appalto all’interno dell’impianto Ibp di Crescentino (ex Teksid), hanno manifestato davanti al cancello dello stabilimento bloccando anche alcuni Tir che dovevano accedere al polo che produce biocarburanti. La protesta, che riguardava una cinquantina di dipendenti della Sicur2000, è arrivata al culmine di una vertenza che si trascina da tempo: «Alla società – spiega il segretario della Filcams Cgil, Valter Bossoni – contestiamo l’irregolarità nei pagamenti degli stipendi. Abbiamo più volte tentato di aprire un tavolo negoziale con la Sicur2000, ma abbiamo sempre sbattuto contro un muro. Per questa ragione ci siamo rivolti agli organi ispettivi che hanno rilevato ritardi o omessi versamenti di contributi e altri tributi dovuti. Rispetto a questi ultimi la società ha avviato un processo di conciliazione presso il ministero, ma con i lavoratori i rapporti hanno continuato ad essere difficili. La protesta di giovedì mattina è scattata in considerazione di due circostanze: il mancato pagamento degli stipendi di maggio e l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo di una quindicina di dipendenti gestita in maniera del tutto unilaterale dall’azienda».

L’astensione dal lavoro è stata massiccia e, a quanto riferisce Bossoni, ha ottenuto alcuni risultati: «Intanto è stato versato un acconto di 700 euro per le mensilità di maggio con l’impegno a saldarle entro lunedì. In più la Ibp, che indubbiamente ha subito disagi dal blocco dei cancelli dello stabilimenti, ha garantito il suo interessamento. I dirigenti dello stabilimento ci hanno infatti confermato che Ibp ha regolarmente liquidato a Sicur2000 le sue spettanze in base agli accordi previsti dall’appalto e quindi non vi sono ragioni per cui la stessa società ritardi i pagamenti ai lavoratori».