Il Bosco delle Sorti della Partecipanza da 10 anni “certificato” Fsc
È uno degli esempi più significativi del patrimonio forestale italiano, non tanto per la sua estensione – circa 600 ettari – ma per la storia unica che riassume e rappresenta. Il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino raggiunge quest’anno i dieci anni di certificazione Fsc®, lo standard di gestione forestale responsabile più conosciuto in Italia e nel mondo, consacrando così una gestione virtuosa che risale al tredicesimo secolo. Il 27 maggio Fsc Italia, dalle 14.30 alle 19, in collaborazione con Ipla (Istituto per le piante da legno e ambiente) di Torino, che cura la gestione del Bosco della Partecipanza, ha organizzato per l’occasione un momento di confronto sul nuovo standard di gestione forestale in corso di definizione per l’Italia. «Con i suoi oltre 800 anni di esistenza, il Bosco delle Sorti della Partecipanza è, al momento, il primo e unico in Piemonte ad offrire legname da opera e legna da ardere certificati Fsc di origine italiana, sempre più richiesta dai consumatori attenti alle proprie scelte – spiega Diego Florian, direttore di Fsc Italia – La certificazione permette una maggiore competitività nel mercato anche a realtà boschive di ridotte dimensioni, come quella piemontese, dove l’innovazione rappresentata dal nostro sistema si sposa perfettamente con le più antiche pratiche di gestione forestale “a basso impatto”. La certificazione del Bosco di Trino – conclude Florian – come gli standard Fsc, basati su rigorosi indicatori ambientali, sociali ed economici, possano valorizzare tutti i tipi di proprietà, dalla piccola alla grande, contribuendo a proteggere il patrimonio forestale del nostro Paese».