Il Pd difende Maura Forte: «Attacchi strumentali»
Con una lunga nota del segretario provinciale, Gian Paolo De Dominici, il Pd vercellese scende in campo a difesa del sindaco del capoluogo Maura Forte. La nota prende spunto dalla pronuncia del Tar che ha rigettato il ricorso contro il piano sanitario regionale: si ricorderà che proprio il mancato appoggio a tale ricorso da parte del sindaco di Vercelli le era costata una mozione di sfiducia presentata dai gruppi di opposizione: «E’ notizia di questi giorni – attacca De Dominici – che tutti i ricorsi contro la delibera della Giunta Regionale 1-600, che ha rivisto la rete ospedaliera del Piemonte, sono stati respinti dal TAR. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha riconosciuto la correttezza della procedura adottata dalla Giunta piemontese che – scrivono i giudici – “ … lungi dall’usurpare un potere che non le apparteneva, ha, in verità, dettato le disposizioni indispensabili per adeguare la rete ospedaliera regionale piemontese ai nuovi cogenti parametri senza adottare un nuovo piano socio-sanitario bensì svolgendo le funzioni di indirizzo tecnico-amministrativo e di coordinamento delle attività delle aziende sanitarie attribuitele dalle norme”. Anche se non è questa la sede per entrare nel merito della questione, giova però ricordare la campagna stampa attivata da alcune forze politiche della Città su tale argomento e sulla decisione dell’Amministrazione di non ricorrere al TAR, tendenti a scaricare sul Sindaco la responsabilità degli effetti della Dgr. Tale “attivismo” sfociò, da ultimo, nella “mozione di sfiducia” nei confronti del Sindaco Maura Forte discussa in Consiglio Comunale il 29 ottobre 2015 con esito negativo per i proponenti. La mozione si riferiva a due argomenti: A – la votazione della Conferenza dei Sindaci sull’atto aziendale di ASL VC peraltro regolarmente avvenuta il 9 ottobre 2015 con la posizione contraria del Sindaco Maura Forte ; B – il mancato ricorso al TAR proprio sulla delibera di Giunta Regionale 1-600 del 2015.
La pronuncia del TAR significa tre cose:
1 – le motivazioni che hanno originato la richiesta di ricorrere sono strumentali e del tutto infondate;
2 – il modo di agire dell’Amministrazione si è rivelato corretto evitando, inoltre, spese ”inutili” per il Comune;
3 – la mozione di sfiducia, evidentemente priva di ogni fondamento dal punto di vista politico lo si è dimostrata anche dal punto di vista giuridico!
La responsabilità di chi l’ha proposta e di chi l’ha votata non è di poco conto. Adducendo motivazioni improbabili dal punto di vista politico e giudicate infondate dalla giustizia amministrativa si è tentato di decapitare la Città della propria guida. A tal proposito, il Partito Democratico, esprimendo soddisfazione per l’esito della vicenda “ricorsi” e pur nel rispetto delle reciproche posizioni e della doverosa e necessaria “dialettica” nel dibattito politico, invita a maggiore attenzione chi, rappresentando i cittadini che l’hanno votato, improvvisa una campagna denigratoria basandosi su elementi giudicati infondati supponendo di ergersi a giudice prima ancora che la Giustizia vera e propria si sia pronunciata. Il PD auspica maggiore impegno in proposito e, soprattutto, più coesione al fine di poter contribuire al miglioramento dei servizi offerti, delle nostre strutture sanitarie e la difesa della professionalità di chi in esse quotidianamente spende le proprie fatiche.
Per quanto ci riguarda, non diminuiremo l’attenzione nei confronti della Sanità pubblica di Vercelli e di tutta la provincia, sia per quanto riguarda il territorio che i presidi ospedalieri di Vercelli e Borgosesia, in modo che non si possano rischiare diminuzione dei servizi e demotivazione dei professionisti che in essa operano. L’attenzione per i cittadini ci vede e continuerà a vederci in prima linea nonostante le difficoltà economiche che abbiamo ereditato dalla Giunta regionale di centro-destra di Roberto Cota e la demagogia dei suoi seguaci.
Ribadiamo: solo un lavoro attento, congiunto e condiviso può esprimere l’efficacia necessaria per ottenere nel nostro territorio un servizio sanitario adeguato alle aspettative dei cittadini».