Corsaro: “L’Imu sulla prima casa a Vercelli sarà fissata al 3.8 per mille”

“Decisa l’aliquota più bassa tra i capoluoghi di provincia”. Per l’Irpef scelta la filosofia della progressività in base al reddito

C’era attesa da parte dei cittadini vercellesi per conoscere quanto dovranno sborsare di Imu entro la fine dell’anno. La decisione circa l’ammontare dell’imposta tocca ai singoli comuni anche se, come ha fatto notare il sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, durante una conferenza stampa tenuta venerdì mattina in municipio, “l’Imu è una tassa dello Stato che tratterrà la gran parte di ciò che andremo a prelevare dalle tasche dei nostri cittadini”. Per il resto Corsaro ha voluto sottolineare il grande sforzo fatto da tutti gli assessori della sua giunta (che lo affiancavano durante la conferenza stampa) per effettuare tutte le possibili economie sulle singole voci di bilancio: “Il risultato è che proporremo al consiglio di adottare un’aliquota Imu che è la più bassa tra i capoluoghi di Provincia: sulla prima casa applicheremo il 3,8 per mille e sulla seconda casa il 9 per mille, ampliando la platea delle esenzioni alle famiglie con figli adulti disabili e agli anziani ricoverati in Casa di riposo”. Per l’addizionale Irpef si è invece optato per la progressività rispetto al reddito con un’area d’esenzione sino ai 7.500 euro annui e la quota massima applicata ai redditi superiori ai 75mila annui.

Tutti dettagli sull’Imu sul numero del Corriere della prossima settimana