Folla “da stadio” per Maria Elena Boschi a Vercelli
C’era una folla “da stadio” ad attendere il ministro delle riforme costituzionali Maria Elena Boschi domenica sera alla cripta di S. Andrea. Un afflusso tale da costringere parecchi vercellesi ad ascoltare il dibattito, tutto centrato sull’imminente referendum istituzionale, dai gradini d’ingresso dell’aula magna dell’università.
L’esponente del governo è stato accolto dal sindaco di Vercelli, Maura Forte, e dal rettore dell’Upo, Cesare Emanuel, mentre alla tavola rotonda hanno preso parte il sottosegretario, Luigi Bobba, il presidente del comitato “Basta un sì”, Giorgio Gaietta e il presidente di Coldiretti, Paolo Dellarole.
Le conclusioni sono state affidate, ovviamente, al ministro Boschi che ha esortato i presenti a non lasciarsi scippare l’opportunità«di diventare padri e madri costituenti». L’illustre ospite, che ha inscindibilmente legato il suo nome alle riforme, ha poi richiamato il grande lavoro fatto dal Parlamento in due anni: «Il testo che cambia in maniera importante l’assetto del nostro Paese appartiene a tutti noi, è una grande sfida. In ballo non c’è solo un sì o un no. Il quesito che ci interpella è più complesso e diverso rispetto alla Brexit. E’ in gioco il nostro futuro: senza queste riforme l’Italia resta ferma».
Sui contenuti Boschi ha sottolineato come le riforme puntino a un «sistema Paese più semplice e stabile di quello attuale, nel quale, per approvare una legge non siano necessari iter interminabili», evocando così uno dei pilastri del testo approvato dal parlamento che pone fine al bicameralismo perfetto, trasformando il senato in un’assemblea delle regioni.
(Sul prossimo numero del Corriere eusebiano altre immagini e informazioni sull’incontro)