Il Comitato provinciale per la sicurezza approva il piano di video sorveglianza presentato da diversi comuni vercellesi
Nella mattinata di giovedì 9 febbraio, negli uffici della Prefettura di Vercelli, si è svolta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Prefetto, Lucio Parente, alla quale hanno partecipato il consigliere Gian Mario Morello, in rappresentanza della Provincia di Vercelli, il vice questore Vicario, Anna Filomena Palmisano, i comandanti provinciali dei Carabinieri, Emanuele Caminada, e della Guardia di finanza, Ciro Natale, i sindaci e rappresentanti dei Comuni di Albano, Asigliano Vercellese, Borgo d’Ale, Buronzo, Caresanablot, Crova, Lozzolo, Quarona, Trino.
Nel corso della riunione sono stati approvati i progetti di installazione e rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza presentati dai Comuni cutati, che hanno aderito al bando previsto dal decreto – legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito dalla legge 1°dicembre 2018, n. 132 che, per l’anno 2022, ha autorizzato la spesa complessiva di 32 milioni di euro per l’intero territorio nazionale, ai fini del potenziamento delle tecnologie di contrasto all’illegalità e all’insicurezza percepita dai cittadini.
Complessivamente sono venti i progetti comunali di videosorveglianza presentati in Prefettura entro il termine di scadenza del 30 gennaio scorso e, in aggiunta a quelli approvati giovedì, gli ulteriori progetti per i quali i Comuni della provincia hanno avanzato richiesta di finanziamento saranno sottoposti all’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in una prossima riunione.
Per poter presentare istanza di finanziamento i sindaci dei Comuni interessati hanno preliminarmente sottoscritto con il Prefetto il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” individuando come prioritario obiettivo l’installazione di impianti di videosorveglianza in determinate aree “sensibili” dei territori comunali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, nonché per la promozione del rispetto del decoro urbano.
Il Prefetto ha evidenziato che «l’iniziativa si colloca nel solco di analoghi progetti finanziati con lo stanziamento di risorse statali messe a disposizione del Ministero dell’Interno, sin dall’anno 2017» precisando che «è stato introdotto un elemento di novità rispetto alle precedenti procedure, in quanto il decreto del Ministro dell’Interno, adottato il 21 ottobre scorso di concerto con il Ministro dell’ Economia e delle Finanze – nel definire i criteri di ripartizione delle risorse statali – ha previsto l’attribuzione di un punteggio più elevato ai Comuni di minore densità demografica, riducendo inoltre l’incidenza della quota di cofinanziamento da parte dell’ente locale».
«Si tratta di un’importante opportunità per i Comuni – ha proseguito il Prefetto – in particolare per quelli di piccole dimensioni e con minori disponibilità finanziarie, per innalzare ulteriormente il livello di sicurezza nei confronti delle comunità locali. L’ultima rilevazione statistica sui reati al 31 dicembre 2021. Ciò evidenzia una situazione soddisfacente nella provincia di Vercelli che si è posizionata al 6° posto nella classifica delle province più sicure, e le prime stime relative al 2022 confermano un trend positivo di miglioramento delle condizioni di sicurezza nel territorio vercellese».
A fronte di tali evidenze, il Prefetto, nell’esprimere il «proprio apprezzamento per l’incessante azione di deterrenza e di contrasto quotidianamente svolta dalla forze dell’ordine» rimarcando l’importanza del contributo da parte dei cittadini attraverso le denunce e le segnalazioni e apprezzando «la sensibilità dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa per innalzare il livello di sicurezza nei confronti delle comunità locali in considerazione dell’utilità spiegata dai sistemi tecnologici di videosorveglianza in un’ottica strategica per il controllo del territorio e la prevenzione e repressione degli illeciti».
In sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica è stato evidenziato infatti che tali strumentazioni rivestono una funzione deterrente ed hanno un’intrinseca utilità info-investigativa che può essere di supporto alle attività delle forze dell’ordine, contribuendo ad innalzare ulteriormente il livello di sicurezza.
«I progetti – ha concluso il sindaco – saranno inviati con parere favorevole agli uffici del Ministero dell’Interno che valuteranno la finanziabilità degli stessi e adotteranno una graduatoria nazionale tramite un’apposita Commissione centrale».