La giunta Forte “archivia” il ricorso al Tar contro la riforma Saitta
La notizia era nell’aria e si è concretizzata nel pomeriggio di venerdì: La giunta di Vercelli del 23 gennaio ha deliberato la revoca del proprio atto deliberativo adottato il 21 gennaio con cui impugnava la delibera regionale 1-600 del 19 novembre 2014 relativa all’adeguamento della rete ospedaliera..
La decisione è intervenuta in seguito all’adozione da parte della Giunta regionale lo stesso giorno di un atto deliberativo che integra la delibera regionale 1-600 che era stata oggetto del voto del Consiglio Comunale favorevole al ricorso al TAR.
«La delibera regionale di oggi mette “nero su bianco” quanto l’assessore Saitta aveva affermato durante l’incontro a Vercelli con i sindaci del territorio del 9 gennaio scorso – si legge in una nota dell’ufficio stampa del sindaco – La nuova deliberazione regionale rappresenta un importante risultato per la sanità vercellese ed il suo ospedale, conservando per lo stesso la qualità e la funzionalità dei servizi offerti alla popolazione annullando una delle condizioni poste dal consiglio comunale. Inoltre, la rinuncia da parte del sindaco di Asti a proporre ricorso annulla la seconda».
Per la giunta sono quindi venute meno le preoccupazioni e le condizioni che hanno indotto il Consiglio Comunale di Vercelli ad adottare nella seduta del 15 gennaio scorso la deliberazione n. 5.
«Naturalmente – sottolinea il sindaco Maura Forte – non intendiamo abbassare la guardia e continueremo a mantenere costante il contatto con l’assessorato regionale nell’ottica della collaborazione volta a tutelare e migliorare l’assistenza sanitaria dei vercellesi».
Questo quanto deciso dalla giunta ma, come ra immaginabile, la revoca del ricorso al Tar ha provocato la dura reazione delle opposizioni che, insieme al gruppo di maggioranza di Cambia Vercelli, aveva promosso e approvato la mozione in consiglio comunale che delegava il sindaco a ricorrere alla magistratura amministrativa.
«Un abuso politico mai visto da settant’anni a questa parte – così reagiscono Remo Bassini e Mariapia Massa consiglieri comunali di Sinistra e Voce libera – è questa l’unica definizione che possiamo dare alla decisione assunta dal Sindaco e dalla giunta di revocare con un proprio atto la delibera assunta dal consiglio comunale a tutela della sanità vercellese. La nuova delibera regionale (di venerdì 23) sulla riorganizzazione sanitaria non fa altro che ribadire quanto l’assessore regionale Saitta aveva detto alla conferenza dei sindaci e non offre affatto le garanzie su qualità e tipologia dei servizi sanitari che l’ospedale Sant’Andrea potrà offrire in futuro ai cittadini. Di fatto, l’ospedale sta perdendo pezzi che verranno raccolti, questo ormai si sa, da Novara (Città della salute) e Biella. Grazie Regione, siamo caduti dalla padella Cota alla brace Chiamparino-Saitta.
In pratica la Regione dice: vi lasciamo Malattie Infettive e Pneumologia, mentre Emodinamica resta “sotto osservazione” fino al 2016 (poi si deciderà se chiuderla, nonostante sia un servizio che già ora ha tutti i requisiti per continuare a operare). Tutto il resto lo ridimensioniamo. Reumatologia deve andare a Novara, la Struttura di Gastroenterologia deve essere declassata (mentre è salvata ad Asti) come il Centro Trasfusionale (pure salvato ad Asti). Non ci saranno più i posti letto in oncologia e verranno completamente segati i servizi di oncoematologia. Bene: a fronte di questi “impegni” messi nero su bianco dalla Regione il Sindaco e la Giunta (ma vogliamo sperare almeno non tutta la Giunta) hanno deciso che va tutto bene, e quindi il ricorso al Tar, votato dal Consiglio Comunale, non si deve fare».
Ma non vi è solo critica nelle parole di Bassini e Massa: «Di sicuro noi non ci fermeremo. Valuteremo gli aspetti di legittimità giuridica legati alla delibera di giunta che revoca la decisione del consiglio comunale di ricorrere al Tar. Un ricorso che abbiamo chiesto e votato in consiglio comunale nell’esclusivo interesse dei cittadini vercellesi, ai quali devono essere garantiti servizi sanitari di qualità».
Sullo stesso piano le reazioni degli altri gruppi di opposizione con la Lega che si appella al Prefetto e i consiglieri di Vercelli Amica che immaginano anche atti eclatanti come le dimissioni dal consiglio.
Al contrario il gruppo SiAmo Vercelli osserva come la conclusione della vicenda sia figlia del testo della mozione approvata dal consiglio che, a parere di Perfumo & C., era «un pasticcio».
Insomma l’impressione è che se ne vedranno ancora delle belle…