La politica vercellese si prepara al consiglio comunale sulla sanità dell’11 dicembre
La data dell’11 dicembre, fissata per la celebrazione del consiglio comunale straordinario di Vercelli dedicato alla sanità, cui prenderà parte anche l’assessore regionale Antonio Saitta, si avvicina e si alza il tono del dibattito tra le forze politiche. Il gruppo consigliare “Vercelli Amica” torna sull’argomento con una lunga nota a firma di Enrico Demaria e Maurizio Randazzo in cui si ribadiscono le accuse alla Regione, già formulate nei giorni scorsi, di voler smantellare l’ospedale S. Andrea a favore del vicino Maggiore di Novara. Ma Demaria e Randazzo aggiungono una tassello: tale disegno nasconderebbe
la volontà «da parte della Regione di mettere le mani sul tesoretto, anzi sul tesoro che, negli anni, generosi benefattori hanno costituito, con i loro lasciti patrimoniali e immobiliari, a favore dell’ospedale di Vercelli, ripetiamo dell’ospedale del capoluogo, non dell’Asl. Un tesoro che oggi si può quantificare intorno ai 40-50 milioni di euro. Ebbene, se la Regione dovesse insistere sulla sua scelta di depauperare la sanità vercellese, noi lanciamo questa proposta: mobilitando i migliori avvocati vercellesi e d’intesa con i medici, i lavoratori del Sant’Andrea, i sindacati, le associazioni di categoria, le banche, le Fondazioni del territorio, tratteniamo e facciamo fruttare qui questo tesoro, impedendo che, un domani, venga ridistribuito illegittimamente nel Quadrante, e poggiamo su di esso una sorta di autogestione del nostro ospedale, con tutti i reparti e i servizi necessari».
L’intera monoranza, sul tema della sanità, ha già predisposto una mozione che verrà discussa l’11 dicembre in consiglio, ma che pare non convincere il gruppo di maggioranza “Siamo Vercelli”, che annuncia proposte più «innovative e coraggiose»: «A prima vista – commentano la mozione da Siamo Vercelli – sembra solo orientata a difendere lo stato attuale, come vuole una lettura non molto originale di simili situazioni (forse qualcuno può voler dire che sarebbe inopportuno mantenere emodinamica e ogni altro reparto attualmente in forza al S.Andrea?) mentre a nostro avviso pare giunto il tempo di osare un po’ di più. Diciamoci la verità. Mozioni come quella presentata dalla minoranza circolano in questo consiglio, e nei consigli di tutta Italia, da tanto tempo. Sono carte delle buone intenzioni, ma come può desumersi dallo stato delle cose, e dalle urgenze del momento, ci pare di poter dire che non abbiano cambiato nulla. Anzi, non avendo il coraggio di affrontare le reali questioni del nostro tempo, finiscono per peggiorare la situazione, congelandola. SiAmo Vercelli questo coraggio c’è l’ha nel proprio Dna, e nei prossimi giorni dimostrerà – una volta di più – di non volersi uniformare a una pratica sterile (per quanto anche in buona fede) della gestione della Cosa Pubblica. Con proposte autonome e costruttive, che confidiamo possano apparire di buon senso sia nell’immediato che in prospettiva».