La Regione Piemonte fuori dal piano di rientro per i debiti della sanità

Il sindaco Forte: «Bene. E ora investimenti su ospedali e personale»

Dal primo gennaio 2017 la Regione è fuori dal piano di rientro sanitario. L’intesa è stata raggiunta nei giorni scorsi al Mef, al termine di una lunga trattativa che nelle scorse settimane ha coinvolto i tecnici regionali, il presidente e vicepresidente della Regione, l’assessore alla sanità.

Per il presidente della Regione Piemonte è stato raggiunto un obbiettivo molto importante, che permetterà autonomia nell’assunzione del personale e nella gestione degli investimenti, anche in edilizia sanitaria. La copertura del piano di pagamento dei debiti sanitari avverrà senza ricorrere a nuove tasse in Piemonte.

Il vicepresidente della Regione ha ricordato come l’intesa libera dal bilancio regionale gran parte dei 74 milioni utilizzati per la copertura degli extralea che ora rientrano nel bilancio sanitario, come avviene nelle altre Regioni Italiane.

In realtà le prescrizioni del Mef per l’uscita dal piano di rientro erano state già garantite nei mesi scorsi dalla Regione Piemonte, mancava solo la copertura finanziaria necessaria per mantenere entro 60 giorni i termini del pagamento dei debiti commerciali della Aziende sanitarie regionali, già scesi a 110 giorni dai 380 giorni di inizio legislatura.

L’intesa prevede la copertura del disavanzo in ambito sanitario, 1505 milioni, in dieci anni. Con la copertura nei primi sei anni dei 582 milioni di disavanzo dovuto ai debiti commerciali si rientrerà nel limite dei 60 giorni. Le rate annue da trasferire al bilancio sanitario dal bilancio regionale ammontano a 65 milioni nel 2017 e 2018, 113 dal 2019 al 2022. Il resto del disavanzo verrà trasferito entro il 2026.

Il vicepresidente della Regione ha comunque assicurato che i trasferimenti di cassa dal bilancio regionale a quello sanitario non avranno un impatto forte sui conti regionali e sulla capacità di spesa nei settori principali dell’azione regionale come le politiche sociali, l’istruzione, i trasporti. Questo perché l’azione della amministrazione regionale ha messo in equilibrio il bilancio fino al 2018, grazie agli interventi per la trasparenza e l’emersione dei debiti fuori bilancio e per il contenimento della spesa regionale. 

Tra i primi commenti quello del sindaco di Vercell: «Non posso nascondere la soddisfazione per aver appreso la notizia dell’uscita del Piemonte dal piano di rientro del piano sanitario – dice Maura Forte – La dilazione in dieci anni dei debiti accumulati sul fronte della sanità permetterà una gestione diversa delle finanze regionali e, auspico, benefici diretti e indiretti per tutto il territorio regionale. L’operazione non è stata semplice, ha richiesto impegno e molto lavoro, ma il risultato premia il presidente Chiamparino, l’assessore al bilancio Reschigna e i loro collaboratori a cui vanno le mie congratulazioni per il risultato raggiunto. Ora, l’augurio, anche nella mia funzione di presidente della conferenza dei sindaci ASL VC è che i riflessi sulla gestione della sanità in Piemonte si vedano già dall’inizio del prossimo anno con la possibilità di investire e di assumere negli Ospedali e a favore dei servizi sul territorio».