Minniti: «Capire le paure per dare risposte sensate, non per fomentarle»
“Libertà e sicurezza”, è su questo binomio che il Pd del Vercellese ha organizzato l’evento di sabato 27 ottobre incentrato sulla presenza dell’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti, a Vercelli. Un appuntamento collegato all’inaugurazione della nuova sede del partito in via Dante, preceduta da un incontro pubblico al Cinema Italia. Davanti a una platea gremita l’ex ministro ha preso la parola dopo gli interventi di Luigi Bobba, Maura Forte, Enrico Borghi, Gabriele Molinari, Giovanni Corgnati e Michele Gaietta: «La prima cosa che come Pd dobbiamo fare – ha iniziato Minniti – è comprendere le ragioni della nostra sconfitta elettorale e possiamo farlo solo con un congresso che non serva a dividerci, ma a capire per ripartire. A mio avviso quello che è successo è una una “rottura di sentimenti” con la gente. Abbiamo cercato di rispondere a due sentimenti come rabbia e paura, con le statistiche, i grafici… I dati oggettivi sono importanti e attestano che i nostri governi hanno lavorato bene, ma questo non basta di fronte ai sentimenti. Di lì dobbiamo ripartire, segnando però una differenza fondamentale con l’attuale governo: noi vogliamo dare risposte non fomentare i risentimenti».
L’attacco all’esecutivo giallo-verde da parte di Minniti è stato senza mezzi termini: «Per loro non ci sono problemi da risolvere, ma nemici da individuare contro cui orientare la rabbia della gente. Sull’immigrazione hanno artificialmente ricreato un’emergenza che non c’era più. Così stanno isolando il nostro Paese e provocando danni senza precedenti alla nostra credibilità internazionale. Il Pd deve essere capace di rappresentare il fulcro attorno al quale organizzare la reazione all’inconcludenza del governo dei due vice premier».