Presentato il Piano per l’offerta formativa degli asili nido di Vercelli
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Vercelli relativa al Piano dell’offerta formativa degli asilo nido comunali.
«Da pochi giorni è stato presentato il Piano di Offerta Formativa relativo ai nidi comunali, frutto del lavoro di questi ultimi mesi, un atto non obbligatorio, ma voluto dall’Amministrazione per garantire un maggior coinvolgimento dei genitori nel progetto pedagogico. Questa è stata per me l’occasione di venire nuovamente a contatto con i genitori dei bimbi che frequentano tali strutture. L’impressione che ho avuto, oltre ad una notevole sensibilità e condivisione del progetto, è stata di apprezzamento e di partecipazione. Durante le Assemblee dei genitori a cui ho presenziato, anche se più volte stimolati a esprimere eventuali motivi di insoddisfazione o eventuali criticità sui nidi, nessuno mi ha evidenziato alcun tipo di problema, anzi si sono tutti espressi positivamente sia sul servizio fornito, sia sulla preparazione del personale. Neppure i Comitati di Gestione, in cui sono presenti anche i rappresentanti dei genitori, hanno sollevato particolari criticità.
I genitori interessati all’iscrizione dei propri figli presso i nidi comunali, possono recarsi presso gli uffici amministrativi del Comune, Settore Politiche Sociali in piazza Municipio 9, dove potranno avere ogni informazione relativa al regolamento ed alle modalità di iscrizione. Attualmente non esistono liste d’attesa per i genitori lavoratori, le cui domande vengono accolte, facendo seguire inserimenti tempestivi, in ragione della disponibilità di posti, in uno dei 4 nidi comunali. In questo periodo infatti il numero dei bimbi è inferiore rispetto alla capienza dei nidi e il motivo è in linea con la tendenza alla contrazione che si registra a livello nazionale. Molti Comuni, anche in territori limitrofi al nostro, hanno registrato una forte diminuzione della domanda e una maggior frequenza di rinunce in corso d’anno per bambini già frequentanti, poiché la crisi economica o la perdita del lavoro fanno sì che i genitori accudiscano direttamente i figli. D’altra parte, come mamma, ben comprendo che, in assenza di un impegno lavorativo, si preferisca non separarsi dai figli.
I genitori possono tranquillamente visitare la struttura di loro interesse, in quanto siamo convinti che questo possa permettere alle famiglie di operare delle scelte consapevoli, concordando però la visita con l’ufficio nidi e con la coordinatrice. Infatti non è opportuno recarsi direttamente presso il nido prescelto, chiedendo di poterlo visitare, per non intralciare la normale attività educativa dei piccoli e per non distogliere le educatrici dal loro importante e delicato lavoro. Allo stesso modo, per avere informazioni di qualsiasi tipo, esiste un ufficio nidi che, avendo una visione complessiva della situazione dei nidi comunali, sarà in grado di dare informazioni esatte e precise, che il singolo nido non e’ in grado di dare. Ricordo che nei nidi comunali vi è un rapporto bimbi educatrici 4 o 5/1 nella sezione” lattanti”, 6/1 nella sezione “medi” e 8/1 nella sezione “grandi” e ciò garantisce la massima sicurezza. Da pochi giorni inoltre è stata assunta una nuova educatrice che va a ricoprire una posizione lasciata da una collega che aveva chiesto il trasferimento.
Inoltre se viene fatta una richiesta relativamente ad esigenze diverse da quelle a cui il servizio comunale riesce a rispondere, ad esempio: orari oltre le 18,30/19,00 o per esigenze solo di poche ore in alcuni momenti della giornata, gli uffici competenti hanno stilato un elenco di nidi privati/baby parking autorizzati e soggetti a controlli di vigilanza, anche da parte dei tecnici incaricati del nostro Ente. Da anni infatti i nidi della città di Vercelli operano nell’intento di creare una rete di servizi che comprenda servizi pubblici e privati per favorire la crescita della qualità.
Infine è intenzione dell’Amministrazione affrontare con il prossimo bilancio 2015 una modifica delle tariffe, risalenti per la soglia minima e massima, addirittura al lontano 2002.
Adriana Sala Breddo, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Vercelli»
(Ulteriori approfondimenti sul Corriere eusebiano della prossima settimana)