Riva Vercellotti: «Anche il Piemonte ricorra contro il decreto Irpef»
Il presidente della Provincia di Vercelli, con una lettera, torna sul tema dell’ennesimo taglio deciso dal governo ai trasferimenti agli enti locali: «Dopo il ricorso contro i tagli lineari sostenuto da Regione Lombardia – si legge nella nota – e dopo aver appreso, in questi giorni, che anche la Regione Veneto ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro la decisione del Governo di finanziare il “bonus” di 80 euro, tagliando nuovamente risorse a Regioni, Province e Comuni, cresce il rammarico per l’occasione che rischia di perdere la nostra Regione. Veneto e Lombardia, infatti, hanno perfettamente compreso che, senza entrare nel merito della scelta degli 80 euro, lo Stato non può scaricare sugli Enti Locali una operazione elettorale che, purtroppo, non ha prodotto alcun risultato a favore della ripresa economica del Paese. Potevano tagliare sulla Presidenza del Consiglio, sul Quirinale, invece no: a pagare il conto degli 80 euro saranno le Regioni, che dovranno ridurre i già traballanti servizi sanitari e sociali, le Province, obbligate a provare a vendere il patrimonio per garantire i servizi fondamentali ed evitare il dissesto, ed i Comuni che, tranne pochi fortunati, non solo ridurranno i servizi alle fasce deboli, ma saranno obbligati ad aumentare le tasse in autunno».
Riva Vercellotti sollecita dunque anche la Regione Piemonte a ricorrere contro il provvedimento: «Il rammarico sarebbe vedere la nostra Regione, anziché fare asse con le altre Regioni del nord maggiormente penalizzate e guardare agli interessi dei nostri amministratori e dei cittadini piemontesi, lavarsene le mani e non fare nulla. Non può nemmeno dire di non esser stata sollecitata, visto che un mese fa le avevo inviato una richiesta di ricorso circostanziata in cui, di fatto, formulavo anche rilievi giuridici per aiutare la nostra Regione a presentare ricorso con successo. Nessuna risposta, se non verbalmente negativa. In passato ci é capitato, come Provincia, di non essere d’accordo con le scelte del Governo regionale: ce ne siamo fregati dell'”amicizia politica” ed abbiamo presentato ricorso al Capo di Stato contro scelte penalizzanti per il nostro Ente e contrarie agli interessi dei cittadini vercellesi e valsesiani. Ci auguriamo prevalga il buon senso e la nostra Regione abbia un ripensamento, prima che scadano i termini. Diversamente, non si lamentino se saranno additati di essere complici dell’ulteriore aumento di tasse che colpirà, a breve, i piemontesi».