Scontro in consiglio comunale: la minoranza abbandona l’aula

La maggioranza: «Da noi solo senso di responsabilità». Demaria: «Vogliamo le scuse del sindaco»

Il “patatrac” si verfica verso le 20 di venerdì sera quando la seduta di consiglio comunale di Vercelli, iniziata alle 10 del mattino, viene sospesa per una riunion dei capigruppo: secondo l’ordine del giorno a suo tempo diramato a consiglieri e organi di stampa, la seduta avrebbe dovuto continuare lunedì se non si fosse esaurito l’odg. Tuttavia i capigruppo di maggioranza, vista l’importanza dei punti da discutere (tra gli altri i bilanci di Farmaceutica e del Comune) propongono di andare avanti a oltranza. A questo punto, a quanto viene riferito, volano parole forti e al rientro in aula la minoranza decide di allontanarsi lasciando che siano i soli consiglieri di Maura Forte a votare i rimanenti punti.

Pd, Cambia Vercelli, Sel e Voce Libera diramano subito un comunicato stampa in cui addebitano tutta la cola di ciò che è accaduto alla minoranza: «Intorno alle 20 è stata chiesta una sospensione della seduta di Consiglio Comunale, iniziata alle 10 di questa mattina, al fine di decidere se proseguire o meno la riunione in considerazione del fatto che c’erano ancora alcuni punti molto importanti da esaminare, quali il bilancio dell’Azienda Farmaceutica e quello del Comune – spiegano nella nota – La maggioranza, con senso di responsabilità, ha ritenuto di proseguire con la discussione di almeno questi punti all’ordine del giorno e sembrava che i lavori potessero riprendere tranquillamente. A quel punto, però, la minoranza decideva di uscire e lasciare l’aula e l’ha fatto con epiteti “poco signorili”».

«Mi meraviglia molto questo atteggiamento – dice Giordano Tosi, capogruppo PD in Consiglio – che decisamente non mi aspettavo. L’approvazione del bilancio è un atto fondamentale per il prosieguo dell’attività comunale e l’apporto della minoranza nella discussione sarebbe stato importante. Noi siamo per il confronto, ma non comprendiamo questi comportamenti».

«Non avrei immaginato una cosa del genere – sottolinea Mario Cometti, capogruppo di Cambia Vercelli – e, anche se siamo tutti provati dalla giornata, potevamo proseguire almeno per un paio d’ore. Già la minoranza non si è presentata a questo appuntamento a ranghi completi e ora lascia l’aula. Mi spiace, ma noi dobbiamo continuare e dare al più presto alla Città lo strumento gestionale fondamentale per l’attività amministrativa. Considero questo atteggiamento della minoranza uno sgarbo ai vercellesi prima di tutto!».

«E’ la prima volta che ricevo degli insulti in un’aula consiliare – dice Remo Bassini di Sinistra e Voce Libera – e se da un lato mi meraviglio di tale atteggiamento, dall’altro sono dispiaciuto per lo spettacolo indecoroso offerto alla città».

Forza Italia, Lega Nord, Italia Unica, M5S, SiAmo Vercelli e Vercelli Amica, a stretto giro di posta, convocano una conferenza stampa e ribaltano completamente l’interpretazione dei fatti: «Nelle precedenti riunioni dei capigruppo – spiega Enrico Demaria (Vercelli Amica) – non era mai stato fatto riferimento a ipotesi di prosecuzione a oltranza dei lavori del consiglio, tanto è vero che la seduta era già riconvocata per lunedì. Evidentemente la risicata maggioranza di Maura Forte rischiava di non esserci tra due giorni. Noi non abbiamo insultato nessuno. Abbiamo solo difeso la dignità dell’aula. In più, io e il consigliere Randazzo, avevamo dato segnali di disponibilità al dialogo votando diverse proposte avanzate proprio dalla giunta. Ora pretendo le scuse del sindaco».

Per la cronaca il bilancio 2015 del Comune di Vercelli è stato approvato a notte fonda.