Altra gara, altro furto: a Castellammare è solo pari

La Pro Vercelli merita il vantaggio per quasi un’ora di gioco, poi l’arbitro Roca di Foggia, assegna un calcio di rigore inesistente ai campani e annulla una rete ai bianchi ravvisando un fuorigioco, anch’esso inesistente, di Erpen. Così ci si deve accontentare dell’1-1

JUVE STABIA 1

PRO VERCELLI 1

Juve Stabia (4-3-3): Seculin, Martinelli, Zito, Verdi,  Mazavilla, Bruno, Caserta ( dal 33’ pt Suciu), Jidayi ( dal 13’ st Cellini), Baldanzeddu, Acosty (dal 1’ st Gorzegno) , Murolo, All. Braglia.

Pro Vercelli (4-4-2): Valentini, Modolo  (dal 6’ st Germano), Ranellucci, Borghese, Sini, Erpen, Genevier, Appelt, Cristiano (dal 10’ st Scavone), Ragatzu, Eusepi (dal 37′ st Iemmello. All Braghin

Arbitro: Roca di Foggia.

Reti: al 32’ Cristiano (P), 16’ st Bruno (J) su rigore.

Note: campo sintetico. Spettatori:2347 per 25101 euro. Ammoniti Modolo ed. Erpen, Angoli: 7-5 (J). Recupero 2+4

Castellammare di Stabia (Na) – La scure delle decisioni arbitrali si abbatte di nuovo sulle bianche casacche, costrette al pari su uno dei campi più ostici di questa serie B. Una Pro Vercelli ordinata, propositiva ed abile a trovare il vantaggio al 32′ con una conclusione dalla distanza di Cristiano, alterata dal forte vento di Tramontana che ha soffiato questo pomeriggio su tutto il Golfo di Napoli. Una traiettoria su cui l’estremo difensore gialloblù Seculin si è avventato con più di una insicurezza con la palla terminata in fondo al sacco. Vantaggio peraltro già sfiorato prima di allora il team di Braghin con Ragatzu, che ben imbeccato da un’ottima triangolazione Sini-Eusepi, si fa ipnotizzare da Seculin in uscita. Lo stesso Eusepi si mangia (ancora una volta) il gol del raddoppio al 44′ servito sotto porta da un illuminante colpo di tacco di Ragatzu.

Fin qui tutto normale: nella ripresa il direttore di gara si erge a protagonista (in negativo) dell’incontro: al quarto d’ora, il neoentrato Cellini cade letteralmente “come un sacco di patate” in area di rigore al cospetto di Borghese e Germano in marcatura. Rigore assegnato in maniera clamorosa da Roca di Foggia con Bruno che dagli undici metri non perdona: 1-1. Come se non bastasse, poco dopo, il direttore di gara annulla un gol ad Erpen per fuorigioco inesistente, tesi inesorabilmente inconfutabile nel confronto con le immagini televisive. La Pro insiste e va vicina al raddoppio prima con Genevier (conclusione precipitosa a tu per tu con Seculin) e poi con Scavone (colpo di testa sottomisura incredibilmente alto). Nel finale, poi, stacco di Ranellucci in proiezione offensiva e deviazione di mano di un difensore stabiese con Roca che, ancora una volta, nicchia facendo finta di non vedere. Niente da fare, la gara termina in parità. La rabbia, al triplice fischio, è più o meno simile a quella “post” Pro Vercelli-Sassuolo e nessuno può farci un granchè: si può solo pensare a come vincere il prossimo impegno casalingo con la Virtus Lanciano.

 

Stefano Fonsato

inviato a Castellammare di Stabia