La presentazione di mister Dossena

Presentazione mister Dossena Presentazione mister Dossena

Andrea Dossena presentato ai media, venerdì 21 luglio, ore 12.30 nella sala stampa di via Massaua “ Alberto Dalmasso”, del Robbiano Piola. Presenti in tanti, compreso Gian Luca De Carlo, amministratore di ISCC Fintech SPA che sarà Premium sponsor insieme a Condor
https://isccfintech.it/

Paolo Pinciroli:” Sono onorato, contento e fiero di mettere un nuovo marchio sulle maglie, ISCC Fintech SPA”. Continua Paolo Pinciroli:” La scelta di mister Dossena è stata molto ponderata, sposa la filosofia di una squadra giovane. Vogliamo costruire una società sostenibile e questo non vuol dire non essere ambiziosi, ci tengo a precisarlo, non siamo qui a fare le comparse ma per fare un campionato importante con un calcio propositivo”. Conferma le parole Gianluca PinciroliAbbiamo analizzato diversi profili di allenatori ma la scelta è caduta subito e con decisione su mister Dossena”. Alex Casella:” La società è solida, ha progettualità, ha stilato un progetto triennale, abbiamo fatto due stagioni importanti con buoni piazzamenti, l’anno scorso non è andata come speravamo, la partenza di quest’anno deve mirare a dare al mister una squadra che possano sviluppare la sua idea di calcio, più che andare alla ricerca di giocatori con nomi che piacciono ai tifosi, cerchiamo calciatori che possano soddisfare l’idea di gioco del mister. Non giudichiamo in base ai nomi dei giocatori ma in base alle esigenze di gioco del mister. Abbiamo preso un allenatore tra i più promettenti e può arrivare molto in alto, abbiamo riposto le basi per ripartire. Il mercato lo vediamo in stallo ma lavoriamo quotidianamente per operare sul mercato, cerchiamo di liberare giocatori che non fanno parte dell’idea di calcio che vogliamo costruire e ne cerchiamo altri, l’ansia è l’ultima cosa che si deve avere in questo tipo di lavoro, ci sono persone in dirigenza, i soci che credono nel progetto Pro Vercelli, oggi abbiamo un nuovo sponsor, da lì sviluppiamo un progetto tecnico, in questo mestiere è bravo chi sbaglia meno. Lavoriamo con umiltà e per dare valore al lavoro”. Andrea Dossena:” Spero di ricambiare al più presto le belle parole spese qui per me, mi sono sentito subito la prima scelta e quando ci sono queste sensazioni la gran parte del lavoro è già fatta. La Pro è un club serio, vero, con i piedi per terra, non mi hanno raccontato favole. Non ci sono stati tentennamenti, è stata una trattativa molto semplice, sono ambizioso e la Pro lo è con me. Non mi piace andare in panchina e annoiarmi durante le partite, non troverete mai con me una squadra che si arroccherà per difendere l’1 a 0. Sono un allenatore giovane, esigente, non accetto alibi, scuse, in queste prime settimane ho trovato nei ragazzi grande disponibilità. Le mie richieste alla Società per le strutture sono state soddisfatte. Quest’anno vedo un ridimensionamento ed un livellamento da parte di quasi tutte le Società di C, manchiamo ancora sulla linea difensiva, senza dubbio ma non si vuole intervenire per riempire un buco al 21 luglio, deve arrivare un calciatore che voglia toccare i suoi massimi di lavoro. In settimana c’è stata un’occasione, il ragazzo ha preferito andare da un’altra parte per ragioni extra calcio. Sono figlio di agricoltori, ho sempre coltivato l’umiltà ed avrei voluto giocare da professionista fino a 50 anni. Ho scelto di fare l’allenatore perché è il ruolo in cui credo si possano mettere in pratica le proprie idee di calcio insieme ai ragazzi. Tra i modelli di allenatori ammiro molto Sarri e m’ispiro al suo modello, al suo modulo. Gioco con il 4-3-3, assolutamente, si possono creare variazioni ma di poco. A Renate l’anno scorso stavamo crollando fisicamente, ho chiesto ai ragazzi se avessero preferito la difesa a 5 ed abbiamo cambiato per poi tornare al 4-3-3 quando i ragazzi hanno ripreso fiducia. Attualmente mancano un difensore, un esterno d’attacco, una mezz’ala forte, un terzino d’attacco ma già ora abbiamo giocatori con queste caratteristiche, possiamo scegliere un play di costruzione o aggressivo, al momento siamo un cantiere aperto a 360*. Ho scelto di non proseguire con il Renate perché ho capito che quella voglia di gettare l’ostacolo oltre il cuore doveva essere alimentata da me. Abbiamo lavorato tanto e bene, dopo la sconfitta a Novara abbiamo fatto 17 risultati utili, voglio gente negli spogliatoi che abbia voglia di lavorare insieme, si deve lavorare tanto, i risultati arrivano in un mondo del calcio in cui c’è ancora tanta approssimazione. L’obiettivo del Renate era di arrivare nei play off, con il Renate eravamo primi, sapevamo a dicembre di essere andati oltre le aspettative . A gennaio la Società ha deciso di premiare due calciatori con trasferimenti che però non sono stati sostituiti, siamo arrivati comunque ottavi. Mi piace giocare ad altissima intensità, sempre”.

Paolo d’Abramo