Pro, un riscatto possibile
Pro, un riscatto possibile. Dopo la terza sconfitta consecutiva, quella contro il Padova capolista che ha fatto seguito alle battute d’arresto contro Caldiero Terme e Giana Erminio, la situazione in casa Pro è critica, nonostante si sia solo alla quinta di campionato e gli animi- da festanti dopo le prime due vittorie conseguite al cospetto di Lumezzane e Pergolettese – si siano portati ad un pessimismo cosmico che ha basi solide ma qualche elemento di speranza. Partiamo da questi ultimi, ovvero dagli elementi di speranza, speranze sulla crescita di condizione di Schenetti e d’integrazione di Sbraga nel gioco di mister Cannavaro, con l’augurio che basti l’integrazione. Non ne vedo altri e non sono molti e non sono proprio di consolazione. Premesso che fin dal precampionato la dirigenza ha dichiarato che l’obiettivo è la salvezza perché in fondo per la Pro la Lega Pro è un lusso, occorre dire che, a fronte di questo, i primi quaranta minuti di ieri contro il Padova ci avevano ancora una volta illusi, noi poveri Innamorati, che in fondo in Lega Pro ce la possiamo giocare, ma non sul fondo della classifica, magari un po’ più su. Purtroppo poi la disgraziata combinazione difensiva con protagonisti Passador, Sbraga ed Emmanuello ha spento la luce della speranza. Mister Cannavaro dichiara che non possiamo giocare in modo diverso da come stiamo facendo ma possiamo ( anzi dobbiamo ) farlo meglio e va bene, la squadra è stata costruita per far gioco propositivo però possiamo davvero farlo meglio e quando lo facciamo in modo diligente, con fiato e testa lucida quasi tutto funziona, peccato che non duri novanta minuti. Sono tanti i dubbi e le perplessità lasciati dalla partita contro il Padova, dal cambio in porta Rizzo vs Passador, all’impiego di sacrificio di Carosso, all’inconsistenza assoluta di Schenetti e Sbraga ed alla lettura della partita dalla panchina. Schenetti, chiaramente fuori forma (almeno lo speriamo perché se è questa la sua condizione standard la luce sarà spenta per tutto il campionato ) si è mangiato una nitida palla gol e due occasioni da rete un poco più complesse ma che da un calciatore del suo calibro gli Innamorati si aspettavano con miglior finalizzazione e non con epiloghi al cielo di notte o di un bel po’ fuori bersaglio. Sbraga, beh, lasciamo perdere, al di là dell’autorete tragicomica sulla quale ha responsabilità parziale ma decisiva, al momento non ha dimostrato nulla di buono. E sono certo che tutti gli Innamorati non si discosteranno molto da quest’analisi. Ci sta perdere con la corazzata Padova, non ci sta sciogliersi come un budino molle al sole d’agosto dopo essere stati raggiunti sul pareggio e vanificando la bellissima rete di Iotti, povero Ilario, deve cantare e portare la croce, contrastare ed impostare, per quante giornate potrà tenere questi ritmi? Davanti, senza Bunino e con GianMario volitivo ma tanto solo, c’è poco da sorridere. Gli over dell’anno scorso, Maggio Mustacchio Haoudi e Santoro non ci sono più, i giovani di oggi li fanno rimpiangere, dell’ombra Schenetti abbiamo scritto, di Dell’Aquila segnalerei l’inconsistenza, attendiamo il ritorno di Condello che quello di Emmanuello non ci ha granché convinti. Smentiteci tutti martedì sera con bel riscatto. Dietro, dall’arrivo di Sbraga, abbiamo preso una valanga di gol, in mezzo Iotti predica nel semideserto perché Louati fa quel che può ( poco ) e nel complesso la forza di reazione della squadra è minata dall’assenza totale di un leader. Ed allora dove dobbiamo andare a scovare la realizzabilità del riscatto possibile? Nell’arrivo del derby di martedì sera, il derby è arma taglientissima, potrà affossare i padroni di casa ( a loro ancora l’abbraccio affettuoso per la scomparsa di Christian Argurio, direttore sportivo ) oppure potrà abbattere definitivamente noi, quattro sconfitte di fila sotterrano anche il più ottimista degli eroici Innamorati di Pro, eroici perché al di là della laica Fede Bianca, sostenere una squadra a brandelli è epico più che eroico. Il derby come azione salvifica degli entusiasmi abbattuti, magari. Hai voglia a dire e scrivere che la squadra e la Società devono essere sempre sostenute, secondo il decalogo del cavalier Ressia, gli Innamorati vorrebbero una dirigenza appassionata e volitiva, coinvolgente e determinata a dimostrare che tutto è possibile con il vero Amore per la Prima Squadra e non solo per le giovanili che vanno per certo giustamente coltivate perché nelle giovanili ci sono i Leoni (e forse i profitti, oltre a quelli delle valorizzazioni dei giovani in Prima Squadra) di domani. Dopo un calciomercato che a fronte dell’avvio di campionato incerto, si è dimostrato carente non solo d’investimenti adeguati ma anche di un mediano vero ed una punta concreta, oltre che ricco solo di tagli agli ingaggi e partenze eccellenti malamente rattoppate, solo il derby può far cambiare la rotta e capita a fagiuolo, questo bel derby, Novara vs Pro, martedì sera allo stadio Piola di Novara. Un riscatto possibile, per riprendere il cammino interrotto dopo la vittoria contro la Pergolettese, per dimostrare che nelle difficoltà si può reagire e venir fuori con l’orgoglio e le idee chiare, perché si tiene alla maglia. Un riscatto possibile per il mister e per i suoi calciatori, l’unico riscatto possibile per la dirigenza sarà forse poi nel mercato di riparazione di gennaio e speriamo non prima perché significherebbe mettere in discussione il mister e/o pescare nel mercato dei calciatori svincolati, molti di loro con una condizione di forma e voglia di correre simile a quella di un convitato dopo una cena tipo “La grande abbuffata”. Di abbuffate di gol presi ne abbiamo già fatte in quest’avvio ed il riscatto è possibile fin da martedì. Certo, al momento prevale negli Innamorati la recriminazione per una squadra costruita come un collage malriuscito e con ritagli trovati in giro gratis o quasi, se si escludono – forse – gli arrivi di Schenetti e Sbraga, al momento più che deludenti. Altre compagini pare abbiano speso uguale ma al momento hanno miglior sorte. La Pro resta, tutto il resto passa, passerebbe con molto digestivo un’altra sconfitta, le due compagini – Novara e Pro – potrebbero accontentarsi di un brodino, ovvero di un pareggio per smuovere entrambe la classifica ma solo la vittoria scaccerebbe i fantasmi. Gli Innamorati chiedono una prova d’orgoglio, casomai ci fosse qualcuno in Rosa che ha idea di che cosa sia un derby e come vada vissuto, possiamo mettere la mano sul fuoco per due o tre dei nostri calciatori, sugli altri, beh… forse ce lo dimostreranno martedì sera. Pretenderlo è troppo, sperarlo in cuor nostro è il minimo per gli Innamorati di Pro.
Paolo d’Abramo