Pro Vercelli-Bari: porte chiuse. La Serie B è senza vergogna

La Corte di Giustizia Federale conferma il provvedimento adottato ai danni della società e della gente vercellese. Coi Galletti, nessuno allo stadio: l’unica (magra) consolazione, la riduzione da 4 a 3 giornate di squalifica a capitan Abbate

La Serie B è una categoria in cui, ai piani alti di governo, la vergogna evidentemente non esiste. Lo conferma la Corte di Giustizia Federale, che non ha minimamente accettato il ricorso redatto dall’avvocato Mattia Grassani in merito ai fatti di Pro Vercelli-Sassuolo: niente da fare, quindi, la sfida di domani col Bari si giocherà a porte chiuse. Bel comportamento se si considera che certe piazze (vedi Hellas Verona) si distinguono immancabilmente per cori beceri – come successe contro Morosini – e a cui quasi si strizza l’occhio. E’ assurdo pensare a una partita senza pubblico quando proprio il pubblico nulla c’entrò con ciò che realmente successe nella sfida di due settimane fa, gravemente condizionata dal comportamento dell’arbitro Massimiliano Velotto, che continua incredibilmente ad essere premiato dalla classe arbitrale prima promuovendolo giudice di linea in Fiorentina Inter e poi affidandogli un match di cartello come Cittadella-Livorno.

L’unica (magra) consolazione, la riduzione da 4 a 3 giornate di squalifica a capitan Abbate. Restano invece le due giornate al massofisioterapista Stefano Francese e l’inibizione a Romairone sino al prossimo 15 maggio.

Senza parole.