Progetti imprenditoriali innovativi: summit a Vercelli per fare il punto
Giovedì 17 maggio, nella sede della Cassa Edile di Vercelli, si è svolto l’incontro organizzato da Confindustria Vercelli Valsesia in collaborazione con il Consorzio Univer ed il Miac di Cuneo, rivolto alle imprese con progetti innovativi da sviluppare anche attraverso le opportunità di finanziamento regionali.
L’evento ha visto la partecipazione del dott. Giorgio Diquattro e dell’ing. Davide Vidotto in qualità di responsabili rispettivamente del Polo Agrifood e del Polo Clever, dei professori Marco Arlorio ed Enrico Boccaleri dell’Università del Piemonte Orientale, del dott. Carlo Mezzano di Confindustria Vercelli Valsesia e della dott.ssa Chiara Pisani di Confindustria Piemonte. Sono stati presentati gli ambiti tematici ed i servizi dei poli di innovazione coinvolti, oltre alle anticipazioni del bando di prossima apertura, con 65 milioni di euro a disposizione delle aziende per sviluppare i propri progetti di innovazione.
«La presenza attiva delle piccole imprese sui bandi – ha spiegato nel suo intervento di apertura l’ing. Carlo Piazza, presidente di Univer – è ancora troppo ridotta, rispetto al totale degli aderenti al Polo di innovazione». Piazza ha evidenziato che le cause che rendono problematica la partecipazione delle aziende sono da ricercarsi nell’eccesso di burocrazia presente nei bandi e nei troppi vincoli che spesso ostacolano le piccole imprese, che invece costituiscono il tessuto imprenditoriale non solo del nostro territorio.
«Recentemente, io stesso ho sviluppato nella mia azienda – ha proseguito Piazza – quattro progetti di innovazione che ho dovuto autofinanziare senza poter accedere ad alcun contributo derivante da bandi regionali».
A questo proposito Piazza ha sottolineato che la Regione Piemonte, essendo il veicolo attraverso il quale transitano significativi fondi dell’Europa per l’innovazione nelle Pmi, dovrebbe, anche in prospettiva, attuare azioni che permettano realmente alle imprese di accedere alle agevolazioni, semplificando l’iter e riducendo i parametri ostativi.
I Poli di innovazione, punto di riferimento ormai consolidato per le imprese, si sono adeguati alle indicazioni regionali, attraverso politiche di aggregazione ed ottimizzazione, riducendosi in numero – da 12 a 7 – nel passaggio alla presente programmazione dei fondi strutturali, ma al contempo mantenendo la continuità di gestione, essenziale per favorire la partecipazione delle PMI.
«Il supporto della Regione Piemonte ai poli di innovazione – ha concluso Piazza – è invece ancora incerto per il 2019; condizione, questa, che genera ulteriori complicazioni non solo alle imprese che intendono fare innovazione, ma anche ai soggetti gestori dei poli, che hanno il difficile compito di facilitare i processi collaborativi e di condivisione tra le imprese stesse e gli organismi di ricerca».