Scatta la clausola di salvaguardia. Tornano i dazi sul riso asiatico
La Commissione europea, alla fine, ha dato ragione ai nostri agricoltori reintroducendo le "barriere" per i prossimi tre anni
«Ancora una volta la filiera risicola nazionale, insieme ai ministeri competenti, ha saputo dimostrare quella compattezza e quella autorevolezza che già in altre occasioni le hanno permesso di essere vincente a Bruxelles». Questo è il commento del presidente dell’Ente nazionale risi, Paolo Carrà, a seguito della decisione della Commissione europea, ufficialmente assunta nella mattinata di mercoledì, che reintroduce i dazi sul riso lavorato proveniente da Cambogia e Myanmar per i prossimi tre anni. Secondo Carrà «la Commissione, con questa insperata e da molti ritenuta impossibile decisione, ci dà la possibilità di recuperare quote di mercato di riso Indica. Ringrazio il ministro Centinaio che in questi mesi ha concretamente dimostrato la sua vicinanza al settore e gli uffici dell’Ente risi che hanno supportato con le necessarie informazioni tecniche e di organizzazione di mercato le istanze della filiera».
Ora si apre la partita sui risarcimenti ai produttori per i danni subiti in questi anni.