Gattinara: sfila la catenina a un anziano. Denunciata una giovane donna
Un vero e proprio "furto con destrezza" ai danni di un 88enne che però l’ha riconosciuta e segnalata ai carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Gattinara hanno deferito in stato di libertà la 29enne F.C., cittadina rumena residente a Milano, gravata da vicende penali per reati contro il patrimonio, perché ritenuta responsabile di furto con destrezza.
La vicenda risale alla scorsa settimana quando l’attenzione di un 88enne di Gattinara è stata attirata dalla voce di una giovane donna che sostava davanti alla recinzione di casa sua. L’anziano, affaccendato nell’esecuzione di piccoli lavoretti nel cortile di casa, si è avvicinato al cancello per ascoltare la 29enne che, in modo garbato, chiedeva il permesso di entrare ed avere un bicchiere d’acqua, spiegando di sentirsi stanca a causa del suo stato di gravidanza. L’anziano non ha acconsentito a farla entrare, ma la sua educazione e cortesia lo hanno comunque obbligato ad accogliere quella richiesta. Pertanto, dopo aver preso un bicchiere d’acqua dalla cucina è nuovamente tornato al cancello ed ha offerto da bere alla donna. Dopo aver bevuto, la 29enne ha restituito il bicchiere, ringraziando e sorridendo, forse volendo dimostrare che avrebbe meritato una maggiore fiducia. Inoltre, per meglio sottolineare di aver gradito il gentile gesto, la giovane ha chiesto all’anziano di avvicinarsi ancora di più alla cancellata, abbracciandolo attraverso le sbarre, prima di salutarlo ed allontanarsi con un ultimo sorriso. Pochi passi verso casa, nel dubbio di non essere stato abbastanza cortese, e l’anziano cavaliere ha avuto invece l’amara sorpresa di essere stato derubato della propria catenina d’oro. Era bastato così poco alla donna per colpire la sua vittima, il tempo di un solo fugace abbraccio attraverso la cancellata.
La denuncia dell’uomo ha avviato gli accertamenti dei Carabinieri, che dopo aver approfondito gli elementi forniti dalla vittima, hanno ritenuto di avere identificato la giovane ladra. A conferma della bontà delle indagini è arrivato il riconoscimento della donna da parte della vittima, che non ha avuto dubbi nell’indicarla tra le immagini mostrategli in sede di individuazione fotografica, quel volto gli era rimasto chiaramente impresso nella memoria.