Operaio senza permesso di soggiorno lavorava in un cantiere a Ghislarengo
Non indossava nessun dispositivo di sicurezza. Deferito il titolare dell'impresa edile
Per contenere il fenomeno delle cosiddette “morti bianche”, nonché dei molteplici infortuni sui luoghi di lavoro causati spesso dalla negligenza, imperizia ed imprudenza delle maestranze e/o dai scarsi controlli dei titolari delle ditte che interessano anche la provincia vercellese, nella giornata di ieri, martedì 12 novembre, i Carabinieri hanno eseguito alcuni controlli in alcuni cantieri per verificare se le norme di tutela dei lavoratori venivano applicate correttamente.
La stazione di Arborio, dunque, ha proceduto nel paese di Ghislarengo al controllo di un cantiere edile constatando che, sul tetto di un’abitazione in ristrutturazione, vi era presente un operaio straniero che lavorava senza adottare le previste cautele, quali l’imbragatura ed il posizionamento delle impalcature di contenimento, per evitare il rischio (concreto) di caduta.
I successivi controlli hanno altresì permesso di acclarare che l’operaio era clandestino in Italia e quindi privo di premesso di soggiorno e non assunto regolarmente.
Il titolare della impresa edile del posto, un 52enne, è stato deferito per non aver adottato le necessarie misure di sicurezza a tutela del lavoratore ed altresì per aver dato lavoro ad uno straniero, un albanese 30enne, privo del permesso di soggiorno che, a sua volta, è stato deferito per essersi trattenuto clandestinamente in Italia, procedendo ad inviarlo alla Questura di Vercelli per le pratiche relative alla sua espulsione dal territorio nazionale.
I militari della stazione di Arborio, al termine di ulteriori accertamenti in atto, contesteranno anche delle violazioni per le responsabilità in capo al committente (proprietario dell’abitazione).
I controlli dei militari dell’Arma, comunque, proseguiranno anche nelle prossime settimane