L’Udc si apparenta con Riva Vercellotti, ma Gualdi si dissocia
L’Udc decide di apparentarsi con Riva Vercellotti per il turno di ballottaggio del 29 e 30 maggio, ma il candidato presidente del primo turno dello scudo crociato, Luciano Gualdi, non ci sta e invoca per i suoi elettori la libertà di voto. La frattura interna all’Udc si è consumata quasi in contemporanea: mentre il segretario provinciale Pierluigi Cortesi teneva una conferenza stampa nel capoluogo insieme con Riva Vercellotti per spiegare le ragioni del “matrimonio” con il centro destra, Gualdi incontrava i giornalisti a Borgosesia per rappresentare il suo dissenso.
«La scelta di stare con Riva Vercellotti – ha spiegato Cortesi – è radicata soprattutto in motivazioni di natura ideale e politica. Sul fronte degli ideali abbiamo posto al centro i temi del rispetto della persona chiedendo a Riva di rafforzare il suo programma elettorale proprio su questi aspetti. Sul fronte politico non avevamo altra scelta visto che nel centro sinistra c’era una sorta di veto contro la presenza nostra e del nostro simbolo».
Dal canto suo Gualdi parole dure per marcare la sua distanza: «Mi dissocio dalle posizioni assunte dall’Udc in questa fase. Mi sono personalmente speso in campagna elettorale con un impostazione tutta basata sull’eticità dei comportamenti e sulla moralità in politica e la scelta di apparentarsi al secondo turno col centro destra mi pare in contrasto con questa linea. In coerenza anche con quanto detto dai vertici nazionali del partito invito i miei elettori a comportarsi secondo coscienza in occasione del turno di ballottaggio di domenica 29 e lunedì 30 maggio».