Si pensa già al post “Covid-19” con un ridimensionamento del trasporto pubblico locale
Offerta "adattativa", di pari passo con le variazioni delle abitudini lavorative e sociali. I contagi odierni rilevati sempre tra asintomatici e nelle Rsa
Il trasporto pubblico piemontese riparte dalla consapevolezza che difficilmente sarà come prima del coronavirus: un nuovo paradigma basato sul dialogo con il tessuto industriale e imprenditoriale e con il sistema scolastico per rispondere ai bisogni degli utenti. Il primo passo è stato l’istituzione, già durante l’emergenza, di un gruppo tecnico di lavoro composto da Regione Piemonte, Agenzia della mobilità piemontese, sindacati, associazioni di categoria e le quasi cento aziende che erogano i servizi di trasporto pubblico locale, tra cui Trenitalia e Gtt.
In particolare, Regione, Agenzia e Fondazione “Links” della Compagnia di San Paolo hanno elaborato un questionario per le aziende per capire quali siano gli scenari organizzativi per i lavoratori, i termini di flessibilità degli orari e dei turni, le quote di smart working, il grado di collaborazione e di coinvolgimento delle organizzazioni aziendali. «Il questionario è già stato condiviso con le associazioni di categoria, che stanno provvedendo a inviarlo direttamente alle aziende – sottolinea l’assessore regionale ai trasporti, Marco Gabusi – Nell’arco di poche settimane “Links” raccoglierà le risposte e le analizzerà, per poi restituirci, nel mese di luglio, le indicazioni in base alle quali l’Agenzia della mobilità potrà ridisegnare l’offerta di treni e autobus. Lo stesso viene fatto con le scuole, con le quali martedì abbiamo già avviato il lavoro».
«Crediamo nel potere del dialogo con i protagonisti del cambiamento di paradigma che stiamo vivendo – evidenzia Licia Nigrogno, presidente dell’Agenzia della mobilità piemontese – Stiamo realizzando un’offerta “adattativa”, che andrà di pari passo con le variazioni delle abitudini lavorative e sociali che si verificheranno. Abbandoniamo un sistema calato dall’alto in favore di una programmazione aperta alle esigenze e alle suggestioni che arriveranno».
22.894 PAZIENTI GUARITI E 1.826 IN VIA DI GUARIGIONE
Oggi, mercoledì 17 giugno, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 22.894 (+139 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.598 (+19) Alessandria, 1.310 (+18) Asti, 802(+0) Biella, 2.192 (+16) Cuneo, 2.019 (+8) Novara, 11.945 (+76) Torino, 958 (+0) Vercelli, 919 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 151 (+0) provenienti da altre regioni.
Altri 1.826 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.026
Sono 8 i decessi di persone positive al test del “Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi “Covid-19”).
Il totale è di 4.026 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 663 Alessandria, 250 Asti, 208 Biella, 392 Cuneo, 350 Novara, 1.776 Torino, 217 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Sono 31.131 (+41 rispetto a ieri, di cui 27 asintomatiche; delle 41: 9 contatti di caso, 17 in Rsa, 14 screening e 1 indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4.034 Alessandria, 1.867 Asti, 1.042 Biella, 2.834 Cuneo, 2.749 Novara, 15.820 Torino, 1.315 Vercelli, 1118 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 260 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 25 (-3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 448 (-24 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.912, mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 377.165, di cui 207.334 risultati negativi.