Potenziamento del sistema europeo di Protezione civile in caso di nuove emergenze

I numeri più alti del "Covid-19", in termini di vite umane spezzate e di guarigioni, spettano alle province di Torino e Alessandria

Andamento delle positività al test virologico per "Covid-19" in Piemonte per giorno di diagnosi aggiornato a ieri, mercoledì 17 giugno 2020 nella popolazione generale (esclusa quella delle Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani)

Sarà il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, a curare il parere che il “Comitato delle Regioni” esprimerà sulla riforma del sistema europeo di Protezione Civile. Durante la crisi “Covid-19” gli enti locali hanno confermato di essere attori chiave nella gestione delle crisi e che una maggiore cooperazione a livello europeo è fondamentale per prevenire e combattere emergenze transfrontaliere.

«È un riconoscimento importante per il Piemonte e per l’Italia che hanno un sistema di Protezione civile conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Abbiamo l’occasione di mettere a disposizione dell’Europa le competenze maturate in tanti anni sul campo – ha sottolineato Cirio – La pandemia che abbiamo affrontato ha reso evidente l’urgenza di riformare il sistema di Protezione civile europeo, per prevenire ma anche riuscire a intervenire in modo più tempestivo e coordinato nel caso di future emergenze. Un punto chiave è rappresentato dalle risorse, fondamentali per strutturare un piano di risposta rapido e immediato in situazioni di crisi, dove la velocità è determinante per contenere le conseguenze sulla popolazione».

Ricordiamo che il sistema di Protezione civile europeo coordina le Protezioni civili degli Stati membri, contribuendo a oltre il 70% dei costi di trasporto e dislocamento di uomini e mezzi nelle zone colpite da una emergenza. La pandemia del coronavirus “Covid-19” ha ulteriormente dimostrato quanto sia indispensabile il coordinamento degli interventi e di conseguenza il potenziamento del sistema.

 
Tra i punti chiave della riforma c’è il rafforzamento di poteri e risorse per rendere la Protezione civile europea più efficace e rapida, assegnando alla Commissione Ue maggiore autonomia logistica per la prevenzione delle emergenze su larga scala.

23.102 PAZIENTI GUARITI E 1.738 IN VIA DI GUARIGIONE 

Oggi, giovedì 18 giugno, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 23.102 (+208 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.653 (+55) Alessandria, 1.330 (+20) Asti, 804 (+2) Biella, 2.204 (+12) Cuneo, 2.069 (+50) Novara, 12.007 (+62) Torino, 962 (+4) Vercelli, 922 (+3) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 151 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1738 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.032

Sono 6 i decessi di persone positive al test del “Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi “Covid-19”).

Il totale è di 4.032 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 664 Alessandria, 250 Asti, 208 Biella, 392 Cuneo, 353 Novara, 1.778 Torino, 217 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.162 (+31 rispetto a ieri, di cui 26 asintomatici. Dei 26: 12 screening, 7 in RSA, 11 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4.039 Alessandria, 1.869 Asti, 1.042 Biella, 2.837 Cuneo, 2.761 Novara, 15.825 Torino, 1.317 Vercelli, 1.119 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 25 (invariato rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 397 (- 51 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.868, mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 380.395, di cui 209.940 risultati negativi.