Mesi di violenze e minacce di morte nei confronti della compagna 35enne
Ordinanza di custodia cautelare in carcere per un uomo con precedenti penali per atti persecutori
Nel pomeriggio dello scorso sabato 20 giugno la Polizia di Stato di Vercelli ha dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia. La vicenda trae origine dalla denuncia presentata da una donna esausta per le continue violenze ed umiliazioni subite dal suo ex convivente. Dopo aver raccolta la notizia di reato, gli uomini della Squadra Mobile hanno subito iniziato una serrata attività d’indagine che, in una prima fase, si è concentrata sulle dichiarazioni della vittima.
In particolare, si è scoperto che negli ultimi giorni erano diventati molto più frequenti gli episodi di violenza, iniziati alcuni mesi prima. Già a febbraio, durante una lite, dopo aver distrutto alcuni mobili di casa e aver scaraventato a terra gli effetti personali della compagna, l’uomo l’ha colpita con ripetuti schiaffi e pugni, costringendola di fatto a scappare di casa per il timore di ulteriori e più gravi conseguenze. Successivamente lo stesso persecutore ha contattato telefonicamente la donna, minacciandola che, se non avesse fatto immediato rientro in casa, avrebbe dato alle fiamme l’appartamento. In quell’occasione, la donna, una 35enne romena residente da molti anni nel Vercellese, ha riportato lesioni guaribili in 15 giorni.
Da quel momento la donna ha più volte provato a troncare la relazione, ma aveva poi rinunciato a tale proposito per paura di ritorsioni, ottenendo però che l’uomo tornasse a vivere dalla madre. Lo scorso giovedì 18 giugno l’uomo, verso sera, si è presentato sotto casa della compagna, ma al rifiuto della stessa di farlo entrare nell’appartamento, ha forzato le serrature della porta riuscendo ad entrare all’interno della casa. La donna comprensibilmente impaurita si è chiusa in bagno, ma con violenti calci l’uomo è riuscito a sfondare la porta e a minacciarla pesantemente, addirittura con intenti omidici. Solo l’intervento della Polizia ha evitato conseguenze peggiori.
Dopo quest’ennesimo episodio, la donna ha deciso di denunciare tali violenze, ma l’uomo, venuto a sapere della cosa, l’ha ricontattata nuovamente, cercando di farle rimettere la querela, minacciandola con frasi di ritorsione e altre minacce di morte. Tant’è che la sera di venerdì 19 giugno l’uomo si è presentato ancora a casa della donna, costringendola a scendere e, dopo aver raccolto la conferma della stessa nel non voler ritirare la denuncia, l’ha colpita con uno schiaffo in volto, causandole lesioni guaribili in 10 giorni.
Molti degli episodi in questione sono stati confermati dai vicini di casa della donna che negli ultimi mesi avevano assistito alle liti della coppia e avevano sentito frequenti urla e rumori provenire dall’appartamento della romena. Sulla base di quanto accertato dagli operanti, il Pubblico ministero ha richiesto ed ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, un 30enne albanese, abituale assuntore di droga ed alcol, già noto alle forze dell’ordine in quanto, in passato, era stato colpito dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex compagno della madre nei cui confronti si era reso responsabile di atti persecutori e minacce.
E’ così che si arriva all’epilogo nel pomeriggio di sabato 20 giugno quando gli uomini della seconda sezione Squadra Mobile della Questura di Vercelli hanno raggiunto l’uomo in un bar del centro cittadino e hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo.