Lunghe liste d’attesa negli ospedali piemontesi: pronte le misure per superare l’emergenza

Un progressivo ritorno all'operatività in ambito ospedaliero e territoriale nelle varie strutture delle Aziende ospedaliere

Andamento delle positività al test virologico per "Covid-19" in Piemonte aggiornato a ieri, mercoledì 1 luglio. La parte del diagramma colorata in azzurro rappresenta il numero di casi positivi riscontrati nell’ambito delle Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani (pari al 13,8% del totale delle diagnosi nel periodo 25 giugno-1 luglio)

«È stato avviato un piano organizzativo aziendale relativo sia alle prestazioni ambulatoriali, sia alle attività di ricovero. Si sta procedendo all’adozione di strumenti innovativi di telemedicina e televisita e all’avvio di una modalità semplificata delle prenotazioni urgenti attraverso medici di medicina generale. Ricordo che per le agende disponibili nel nuovo sistema Cup, il cittadino può prenotare on line». Queste e altre le attività che la Regione Piemonte sta ponendo in essere per fronteggiare le liste d’attesa, elencate con risposta scritta dall’assessore alla sanità Luigi Icardi, replicando a Mauro Salizzoni (Pd).

Il consigliere, nell’ambito del “question time” della seduta odierna del Consiglio regionale, ha chiesto come si stiano organizzando le Aso e le Asl piemontesi per recuperare i tre mesi di stop dovuti alla pandemia. Salizzoni ha sottolineato che durante il lockdown circa il 50% delle visite di controllo, a livello nazionale, è stato posticipato o annullato, così come le procedure ambulatoriali. Lo stesso per gli screening oncologici, tanto che si sono registrate circa 20 mila diagnosi in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 e il 64% degli interventi chirurgici è stato rimandato. In Piemonte sono 300 mila le prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali congelate durante il lockdown.

«Riprogrammazione delle agende e delle prenotazioni disdette, ridefinizione delle priorità delle patologie, estensione della telemedicina e della televisita laddove non sia necessaria la visita diretta: le intenzioni comunicate dall’assessore regionale Icardi per affrontare l’emergenza rappresentata dalle liste d’attesa sono certamente condivisibili – ha puntualizzato il consigliere Salizzoni – Occorre, però, passare rapidamente dalle intenzioni ai fatti. Non possiamo permettere che quanto avvenuto nelle settimane di lockdown si traduca di fatto per molti piemontesi in una cancellazione dell’assistenza sanitaria pubblica».

«Le Aziende sanitarie – ha dichiarato attraverso la nota scritta l’assessore alla sanità Icardi –  stanno sviluppando tutte le azioni necessarie per il progressivo ritorno alla operatività in ambito ospedaliero e territoriale, che ovviamente tengono conto sia della domanda espressa dai cittadini e dai pazienti, sia della necessità di inserire procedure specifiche atte alla prevenzione della trasmissione Covid proprio nell’interesse di tutte le persone assistite».

Durante il “question time” è stata data risposta anche alle interrogazioni dei consiglieri Giorgio Bertola (M5S) sullo stato di attuazione del piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico e di Marco Grimaldi (Luv) sull’offerta pubblica di scambio Intesa-Ubi.

24.892 PAZIENTI GUARITI E 1.091 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi, giovedì 2 luglio, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 24.892 (+179 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2969 (+13) Alessandria, 1460 (+6) Asti, 818 (+2) Biella, 2318 (+3) Cuneo, 2234 (+18) Novara, 12.938 (+126) Torino, 1055 (+6) Vercelli, 941 (+3) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 159 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 1.091 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4.096

Sono 5 i decessi di persone positive al test del “Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi “Covid-19”).

Il totale è di 4.096 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 674 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 394 Cuneo, 365 Novara, 1.810 Torino, 219 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 39 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.378 (+13 rispetto a ieri, di cui 12 asintomatici. Dei 13 casi, 8 screening, 4 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4066 Alessandria, 1874 Asti, 1048 Biella, 2866 Cuneo, 2797 Novara, 15.903 Torino, 1.323 Vercelli, 1141 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 262 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 11 (0 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 248 (-12 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.040, mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 422.647, di cui 232.007 risultati negativi.