L’Europa adesso guarda verso Est, anche per il boom di contagi in Romania

In Gran Bretagna nessuna illusione sull'efficacia di un eventuale vaccino. In Italia qualche focolaio sparso, ma al momento sembrano sotto controllo

Report "Covid-19" in Piemonte aggiornato ad oggi, lunedì 20 luglio 2020

La notizia più seria di queste ultime ore, almeno in Europa, riguarda la Romania, il Paese dei Balcani che sta avendo una crescita esponenziale di positività al “Covid-19” tale da iniziare a preoccupare. Anche se sarebbero “solo” 38mila i casi accertati, si teme che in realtà possano essere molti di più. Ma i vari governatori locali non vogliono altri lockdown. «Non desideriamo imporre alcuna altra restrizione, nessuna misura che abbia un effetto negativo sull’economia, ma tutto dipende dal rispetto delle regole e dall’evoluzione della pandemia», ha affermato il primo ministro Ludovic Orban (da non confondere con il suo omonimo, Viktor Mihály Orbán, premier dell’Ungheria).

Il governo britannico, intanto, ha stretto un’intesa con alcune case farmaceutiche per ulteriori 90 milioni di dosi di un possibile vaccino, che andrebbero ad aggiungersi alle 100 milioni di dosi che sta studiando l’Università di Oxford. Nonostante «l’incredibile velocità con cui viene svolto il lavoro», la dottoressa Kate Bingham che presiede il comitato anti-Covid di Londra ha spiegato chiaramente: «Potremmo non ricevere mai un vaccino e, anche se succede, dobbiamo essere preparati che non possa prevenire il virus, ma solo ridurre i sintomi».

In maniera del tutto inaspettata lo Stato di El Salvador ha annullato le riaperture della “Fase 2”, con inevitabili ripercussioni sulle varie attività. Il forte aumento dei contagi (ben 11.846 in un solo giorno), finora con 335 morti, ha indotto il presidente Nayib Bukele ad assumere tale decisione: «Dopo aver ascoltato le opinioni degli esperti e soprattutto del Ministero della Sanità, e nonostante il nostro Paese abbia bisogno di una quarantena molto rigida e non solo misure di accompagnamento, ho deciso di sospendere la “Fase 2″ della riapertura economica”. 

Nel frattempo, stando a quanto emerso da organi di stampa, alcuni ricercatori israeliani della “Hebrew University di Gerusalemme”, di concerto con i colleghi del “Mount Sinai Medical Center di New York”, avrebbero individuato che l’utilizzo di un vecchio farmaco contenente fenofibrato contribuirebbe ad inibire il Covid-19 per quanto riguarda la sua riproduzione nelle cellule dei polmoni.

25.883 PAZIENTI GUARITI E 701 IN VIA DI GUARIGIONE 

Oggi, lunedì 20 luglio, l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 25.883 (+20 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3168 (+4) Alessandria, 1563 (+4) Asti, 836 (+1) Biella, 2415 (+2) Cuneo, 2335 (+1) Novara, 13.361 (+7) Torino, 1086 (+1) Vercelli, 954 (0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 165 (0) provenienti da altre regioni.

Altri 701 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO A 4.120 IN TOTALE

Oggi è stato segnalato 1 decesso di persona positiva al test del Covid-19, dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrato nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). 

Il totale complessivamente è di 4120 deceduti risultati positivi al virus: 678 Alessandria, 255 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 370 Novara, 1817 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte. 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.537 (+1 rispetto a ieri, asintomatico. Il caso è stato diagnosticato nell’ambito dell’attività di screening), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 31.537, così suddivise su base provinciale: 4084 Alessandria, 1880 Asti, 1054 Biella, 2899 Cuneo, 2805 Novara, 15.953 Torino, 1347 Vercelli (0 rispetto a ieri), 1147 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 268 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (come ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 150 (-2 rispetto a ieri). 

Le persone in isolamento domiciliare sono 677, mentre i tamponi diagnostici finora processati sono 468.990, di cui 257.300 risultati negativi.