Anno che va, anno che viene
Anno che va, anno che viene. Ho pensato di scrivere a caldo il pensiero che è bilancio dello spezzone di campionato della Pro, a cavallo tra il 20 e il 21, quando mancano ancora due turni al termine del girone di andata del nostro amore passionale che è la Bianca Casacca. Se guardo all’inizio della nuova epoca e nuova dirigenza, siamo in linea con gli obiettivi dichiarati ad inizio Stagione, il decimo posto, siamo quinti, a dieci punti dalla capolista Renate e con quattro punti di vantaggio sulla undicesima, la Pro Sesto. Soddisfatti? Le opinioni degli Innamorati in esilio televisivo sono piuttosto eterogenee, sono in diversi a sognare – in anticipo di un anno sui progetti – la perduta B, forse sono un poco meno gli Innamorati sereni e soddisfatti. Da parte mia c’è un grande dispiacere per gli Innamorati perduti. Si sa, l’Amore è tumulto e passione. Ad opinione umile di chi Vi scrive credo si possa essere soddisfatti, la strada dei rimpianti è lastricata di gol sbagliati, papere difensive e centrocampisti evanescenti. Anche di avversari oggettivamente più forti, pur se la differenza di valori non è sempre evidente sul campo ma nella classifica finale sì. La Pro di quest’anno ha una Rosa con molti giovani, gran parte dei calciatori in gruppo sono stati fino ad ora utilizzati, è accaduto qualche infortunio come dovunque ed anche qualche piccola delusione. Tutto previsto, gli Innamorati sognano subito la B e le speranze si scontrano con squadre formate da mestieranti di buon valore. Al momento attuale, se è vero che la Ruota della Fortuna gira – dalla ripresa del campionato il 10 gennaio con il Piacenza e fino al termine del campionato a Carrara prima dei play off – dovremo pretendere dal Fato qualche punto in più, gli episodi ci hanno dato torto più di una volta. Cosa ci attende da gennaio in poi? Molto dipenderà dal calciomercato invernale, dalla tenuta fisica della Pro e naturalmente dagli avversari. Per ambire ad un piazzamento tra le prime 4 servirebbero 3 innesti di qualità e istantaneo adattamento dei nuovi a categoria e filosofia calcistica di mister Modesto. Un allenatore, Francesco Modesto, che a me non dispiace ed ha ottenuto in questo scorcio di campionato quanto previsto e forse anche qualche punto in più. Non è responsabilità di Modesto se i difensori sbagliano, se talvolta i centrocampisti non incidono positivamente, se le punte sbagliano gol facili. Il turnover è frutto della Rosa a disposizione e di quanto l’allenatore vede in settimana oltre che del calendario terribile che la Pro ha dovuto affrontare tra rinvii per maltempo e virus. Certo, il calcio è scienza strana, particolare, a tutti piace ottenere risultati ma si fa il pane con la farina che si ha. Il Renate non è primo per caso, è frutto di una programmazione nel corso degli anni, il Novara invece delude perché sta nei bassifondi nonostante una Rosa sulla carta di tutto rispetto. I nomi dei rinforzi del Leone non sono ancora del tutto definiti, resto saldo nel convincimento che le scelte del direttore sportivo Alex Casella saranno le migliori possibili. Attendiamo la prova del campo, il vero giudice della forza. Buon Natale e buon Anno a Voi tutti che mi leggete, Ve ne sono grato. Serve serenità più che altro a tutti noi tempestati dai problemi quotidiani, la serenità è un percorso, non per forza un punto di arrivo, la Fede la si possiede, la fede laica nella Pro la si coltiva, giorno per giorno, un lavoro non sempre semplice o gratificante, come nella vita. Continuiamo a lottare, sul campo o davanti a un tv, un computer, ci sentiamo così vitali, serenità dunque a noi, Forza Pro!
Paolo d’Abramo