Novelli sposi e spacciatori: nei guai una coppia di origini nigeriane. Alimentavano un fiorente mercato della droga a Vercelli
Appena sposati si mettono nei guai. Venerdì 30 luglio, i Carabinieri della Stazione di Vercelli, hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti due giovani trentenni di nazionalità nigeriana, residenti in città e da poco convolati a nozze.
I due avevano messo in piedi un vero e proprio business dello spaccio. A gestire l’attività era l’uomo, che riceveva le ordinazioni telefoniche da vari clienti, ai quali con un metodo ormai consolidato e grazie anche al supporto della moglie, provvedeva a consegnare le quantità di stupefacente richieste, mediante cessioni portate a termine per lo più sotto l’abitazione familiare. A confermare tali attività di spaccio hanno contribuito i vari sequestri operati dagli stessi carabinieri a carico di svariati acquirenti, sorpresi con ancora indosso lo stupefacente poco prima acquistato.
Il fiorente mercato di hashish è stato interrotto da un’articolata e complessa attività di indagine denominata “Togo-Togo”, condotta dal marzo al luglio dai militari della Stazione dei Carabinieri di Vercelli che, attraverso mirate intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e pedinamenti, sono riusciti a raccogliere e delineare un importante quadro probatorio, ponendo un definitivo freno alle illecite attività della coppia, alla quale a poco sono valsi i tentativi posti in essere al fine di passare inosservati.
Nel solo periodo delle indagini, le attività svolte dai carabinieri hanno portato alla luce oltre 400 cessioni mensili di stupefacente a favore di circa 150 clienti abituali, tutti di una fascia di età compresa tra i 15 ed i 60 anni, per un “giro d’affari” stimato nell’ordine di 18.000 euro. Cifra poco compatibile con il reddito di cittadinanza percepito dalla donna, per altro già denunciata in merito per assenza di requisiti alla competente autorità giudiziaria. Oltre ad includere almeno tre generazioni di vercellesi, i clienti appartengono a tutte le classi sociali, compresa la cosiddetta “Vercelli bene”. A confermare, il fiorente commercio, sono i capi di abbigliamento griffati e gli accessori di lusso in uso alla coppia, non certo passati inosservati ai carabinieri durante le investigazioni.
All’esito delle attività di indagine coordinate dal Pm Rosamaria Iera dalla Procura della Repubblica di Vercelli, sono stati emessi ed eseguiti provvedimenti cautelari a carico dei due indagati, con la sottoposizione alla custodia cautelare in carcere in capo al marito, già trasferito al carcere di Billiemme, e l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria a carico della moglie.
Nel corso delle intere operazioni i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato oltre 400 grammi di hashish, alcune dosi di cocaina, denaro contante provento delle illecite attività (circa 3000 euro), nonché l’occorrente per la pesatura ed il confezionamento delle singole dosi, parte dei quali scoperti nel corso delle operazioni di perquisizione, costate agli indagati un ulteriore arresto nella flagranza di reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.