Il paese di Borgo Vercelli ha accolto con gioia il nuovo parroco
Domenica 13 novembre nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Borgo Vercelli, durante la messa delle 11 (la ”Messa Grande”), è avvenuto il passaggio di consegne tra il parroco uscente don Fiorenzo Vittone e quello entrante don Guido Pezzana. A presiedere l’eucaristia e la cerimonia di insediamento è stato l’Arcivescovo di Vercelli, padre Enrico Masseroni, coadiuvato dal cerimoniere don Stefano Bedello e dal diacono don Gianfranco Manfrinato.
Dopo il saluto del sindaco Francesco Filice all’arcivescovo e ai due pievani, per i quali ha avuto parole di ringraziamento e di benvenuto, in una chiesa gremita di fedeli (come ormai è dato vedere soltanto nelle grandi occasioni) ha avuto inizio la funzione religiosa. Don Fiorenzo, nel suo commosso e commovente saluto al Vescovo e alla popolazione borgovercellese con cui è rimasto per oltre sette anni, ha ricordato che il ricambio alla guida di una parrocchia ha il significato di valorizzazione dei ministeri e dei carismi dei singoli sacerdoti e di un rinnovamento del loro mandato apostolico, volendo in questo modo pubblicamente dichiarare la sua accettazione gioiosa dei desideri del “suo” Vescovo, aldilà dei sentimenti di affetto e amicizia che continueranno a legarlo ai “borghini”. A tutti quanti ha chiesto perdono per non aver saputo dare tutto ciò che il suo cuore avrebbe voluto. Molto stringato (come si sa essere nel suo stile) è stato invece il saluto di don Guido alla comunità che si accinge a guidare; sono state comunque parole molto dense di messaggi augurali e di insegnamenti evangelici.
Il Vangelo della domenica, nella quale si festeggiavano le Chiese particolari, sembrava fatto apposta per l’occasione con la parabola della vite e dei tralci riportata da Giovanni. L’Arcivescovo nella sua omelia, dopo i ringraziamenti a don Fiorenzo per il proprio operato e gli auguri a don Guido per il nuovo incarico, ha infatti ricordato come i diversi tralci contribuiscano al sostentamento dell’unica vite, con il riferimento diretto a presbiteri e laici, ognuno chiamato alla costruzione di una Chiesa non piramidale, ma comunionale secondo i dettami del Concilio Vaticano II: una Chiesa in cui tutto il popolo di Dio ha pari dignità, anche se con compiti diversi secondo il proprio carisma; una Chiesa-comunità cristiana in cui nessuno, da qualsiasi parte del mondo provenga, possa essere considerato straniero o tale possa sentirsi («Ecco che il programma pastorale di don Guido, forte della sua esperienza missionaria, sta allora proprio nel vangelo di oggi» ha dichiarato l’Arcivescovo).
Vista la presenza di molti bambini, ricordando la predilezione di Gesù per i piccoli, padre Enrico ha voluto che fossero intorno all’altare per recitare insieme il Padre Nostro e per scambiare con loro il gesto di pace che ha invitato a estendere alle proprie famiglie e nella comunità quali veri portatori di pace cristiana. I saluti ai due parroci, da parte del Consiglio parrocchiale per “bocca” del segretario Carlo Rigolone e dei giovani della parrocchia, hanno preceduto la benedizione conclusiva del Vescovo, rimandando tutti ad un incontro, certamente più prosaico ma non meno fraterno, nei locali dell’oratorio dove era stata imbandita una ricca tavola per festeggiare don Fiorenzo e don Guido.
La festa per i fedeli borghini proseguirà ancora domenica prossima a Bianzè quando don Fiorenzo Vittone farà l’ingresso come parroco di quella comunità per iniziare il suo nuovo percorso pastorale; ad accompagnarlo, dunque, ci saranno molti cittadini di Borgo Vercelli e la corale che in questo modo vuole manifestare il proprio affetto e la propria stima all’ormai ex pievano.
Mino