Lunedì al Civico il grande convegno sull’acqua coi ministri Salvini e Pichetto Fratin
Sarà l’occasione per celebrare due importanti anniversari, ma anche per discutere sul tema della siccità che vede il Piemonte come regione più arida d’Italia, il convegno in programma lunedì 20 marzo dalle 9,30 al Teatro Civico di Vercelli sui “100 ANNI DI BONIFICA – L’acqua tra disponibilità, sostenibilità e sicurezza, quali infrastrutture per una miglior gestione”, un momento di confronto tra le principali istituzioni del territorio e rappresentanti del Governo Italiano sul tema della scarsità della risorsa idrica.
Ad anticipare i contenuti del convegno, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella Sala Parlamentino di via Duomo a Vercelli, il presidente dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, Stefano Bondesan, il presidente di Anbi Piemonte, Vittorio Viora, e il direttore generale di Anbi Nazionale, in collegamento video, Massimo Gargano.
Nell’appuntamento di lunedì mattina, a cui prenderanno parte i ministri dell’Infrastrutture Matteo Salvini e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, Anbi, Anbi Piemonte e Ovest Sesia chiederanno un supporto istituzionale che vada incontro alle esigenze del territorio agricolo: il Piemonte è in questo momento la regione d’Italia con il maggior deficit idrico, ed è necessario sfruttare questa occasione per trovare delle soluzioni che garantiscano l’acqua per l’idropotabile e per l’agricoltura. La prima richiesta che verrà portata all’attenzione dei rappresentanti istituzionali sarà un Piano Idrico Nazionale, che preveda la creazione di infrastrutture in grado di trattenere l’acqua nel momento in cui ci sia disponibilità di risorsa, e rilasciarla nel momento in cui viene a mancare, come successo negli ultimi due anni.
Nel convegno verrà celebrato il centenario del Congresso delle Bonifiche Venete di San Donà di Piave, in cui vennero poste le basi a livello nazionale della bonifica integrale; la scelta di Vercelli è dettata dal fatto che quest’anno cadono i 170 anni dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, prima grande associazione irrigua piemontese, associato ad Anbi. A rendere tutto d’estrema attualità è l’emergenza idrica che sta interessando tutto il nord Italia, in particolare il Piemonte. L’obiettivo del convegno è di confrontarsi sulla riduzione del rischio idrogeologico, e sul potenziamento della rete irrigua ai fini di migliorare la distribuzione dell’acqua, risorsa sempre più scarsa. “Se manca l’acqua – ha esordito il presidente di Ovest Sesia – non solo salta la produzione di riso, ma un tassello importante di un puzzle molto più complesso. L’obiettivo di lunedì è riuscire a far capire che c’è la necessità urgente di realizzare infrastrutture: non ci possiamo più permettere di perdere l’acqua che cade dal cielo. La politica ci deve mettere a disposizione investimenti per realizzare invasi e opere che trattengano l’acqua”.
Viora ha parlato chiaramente di “un vero disastro che sta avvenendo: gli agricoltori, lunedì, si aspettano qualche risposta. La Spagna, con infrastrutture realizzate negli anni ’30, stocca il 35% dell’acqua che arriva con la pioggia, e una riserva tale che è sufficiente per due anni. Oggi l’Italia stocca l’11% di acqua, mentre negli anni ’60 stoccava il 15%. Ci sono regioni come la Puglia e la Lucania che hanno dighe, quindi riserve per agricoltura e idropotabile. In Piemonte invece la situazione è tragica. Lunedì quindi ci sarà bisogno di focalizzare l’attenzione sugli investimenti da fare nella nostra regione. Ci sono già 70 comuni in preallarme per mancanza di risorsa idrica”.
Soluzioni prospettate per l’immediato dai tre relatori, durante la conferenza stampa, saranno la turnazione nell’irrigazione e la possibilità di attingere ai bacini idroelettrici. “Oggi si parla già di autobotti in alcuni comuni – ha concluso Gargano – ma la situazione è destinata a peggiorare, e i dati attuali si trasformeranno in dati emergenziali. Mancherà l’acqua per il turismo rivierasco e per l’agricoltura, e questo creerà conflittualità tra territori. A Pichetto e Salvini chiederemo risposte rapide e concrete su infrastrutture dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, perchè non è possibile disperdere in mare 270 miliardi di metri cubi di acqua. E chiederemo anche risposte su innovazione e semplificazione”.
Il convegno è con accesso su prenotazione a info@ovestsesia.it oppure 0161/283511; la partecipazione riconosce crediti formativi per i Periti Agronomi e Periti Forestali, invitati a registrarsi contattando info@ovestsesia.it, anni.piemonte@gmail.com o 0161.283511, a disposizione per ulteriori informazioni.
(Leggi i servizi sul Corriere eusebiano in edicola da venerdì 17 marzo)