Altre forti scosse di terremoto fanno tremare anche il Vercellese e il Nord Italia

Solidarietà al popolo emiliano e a tutta la città di Carpi, la cui squadra domenica affronterà la Pro Vercelli per la finale di andata dei play-off. Aperta dal gruppo dei “Ghigni Bianchi” una raccolta fondi

Tanta paura questa mattina in Piemonte per il sisma che ha nuovamente colpito il cuore dell’Emilia Romagna. La scossa più forte, quella delle 9 circa quantificata in 5.8 gradi Richter, si è sentita abbastanza bene anche nella città di Vercelli e nei paesi del circondario, per estendersi addirittura fino nelle zone di Asti e di Torino.

 

Lasciando da parte gli entusiasmi sportivi, i sostenitori della Pro Vercelli hanno immediatamente pensato al dramma che stanno vivendo le popolazioni colpite, in particolare alla città di Carpi, la cui squadra domenica 3 giugno giocherà la finale di andata dei play-off per andare in serie B. In un primo momento le indiscrezioni riportavano addirittura che il parroco di Carpi fosse morto nel crollo della chiesa, ma gli ultimi lanci di agenzia hanno smentito la notizia.

 

Evacuato, in via precauzionale, l’ospedale di Carpi, nel modenese. I pazienti della Rianimazione saranno ospitati nelle strutture di Parma. Lo riferisce la Regione Emilia-Romagna in una nota, spiegando che sono in corso verifiche a tappeto in tutte le strutture ospedaliere e sanitarie della Regione. Sempre in via precauzionale, si legge nella nota, sono state effettuate alcune evacuazioni a Reggiolo, Correggio, nel reggiano, e a Cento nel ferrarese.

 

L’ondata di scosse che sta mettendo in ginocchio l’Emilia sembra non aver fine: dopo la terribile serie di tre grandi scosse (magnitudo 5.3, 5.1 e 4.0) attorno alle 13, la terra ha tremato altre cinque volte in poco più di venti minuti. Alle 13.10 si è registrata una scossa medio-forte di 3.8 nel bolognese, epicentro Castello d’Argile; alle 13.19 altra scossa di magnitudo 3.0 a Mirandola, e ancora alle 13.35 scossa di 2.7 a Finale Emilia, alle 13.27 sempre a Mirandola scossa di 2.9 e infine alle 13.37 un’ultima scossa di 2.7 epicentro San Possidonio, sempre nel modenese.

 

A tempo di record, nel frattempo, il gruppo di tifosi vercellesi dei “Ghigni Bianchi” ha aperto una raccolta fondi a favore delle popolazioni maggiormente afflitte dal sisma. Da oggi, martedì 29 maggio, è possibile lasciare una donazione presso “Caffè Imperiale” (via Verdi 8, Vercelli). Chiunque volesse contribuire alla colletta è bene accetto. «Questo dramma ci tocca direttamente per una serie di sfortunate coincidenze – dicono i sostenitori della Pro Vercelli – Non restiamo fermi a guardare!».


Anche la Regione Piemonte, a tal proposito, in mattinata è subito “scesa in campo” con un comunicato stampa:

“Una nuova scossa di terremoto, con epicentro localizzato a Carpi (MO), di magnitudo locale (ML) 5.8, e profondità di circa 10 Km, è stata rilevata questa mattina intorno alle ore 9, ora locale, dalla rete sismica nazionale gestita dall’INGV, integrata dalle stazioni sismiche di Arpa Piemonte. La scossa sismica è stata avvertita anche dalla popolazione piemontese, tuttavia, dalle verifiche fatte sul territorio, non risultano al momento segnalazioni di danni. La Protezione Civile regionale, impegnata con la propria colonna mobile e con le forze di volontariato nella gestione del campo di accoglienza a San Giacomo di Mirandola, segue attivamente l’evolversi della situazione. Il Presidente della Regione, Roberto Cota, e l’assessore alla Protezione civile, Roberto Ravello, confermano e rassicurano: «Non c’è nessun allarme al momento ed il nostro Servizio di Protezione Civile svolge un’azione di costante monitoraggio»