E adesso?

E adesso E adesso

E adesso? Adesso si va avanti, anche dopo la sconfitta interna contro la Virtus Verona, l’espulsione di Rutigliano, i due goal subiti ma irregolari, ed è un dato oggettivo (anzi sono due dati oggettivi) , nel primo la palla – prima dello sviluppo della trama di gioco avversaria- è uscita di almeno 30 cm, nel secondo un calciatore ospite si aggiusta sempre la stessa palla con la mano e poi prosegue. Ora, con i se e i ma non si fa la Storia, il livello arbitrale è quello che è…(Eremitaggio era ieri 13 settembre all’esordio in Lega Pro), i nostri han giocato una buona gara seppure in inferiorità numerica. Scritto questo, diciamo che gli animi caldi del fine gara non hanno di certo saldato il rapporto tra gli Innamorati e lo staff tecnico, tra i tifosi e la squadra, tra i tifosi e la Società, dopo due botte del genere il minimo è chieder scusa anche se sei convinto di non aver colpe. E l’aspetto psicologico ha valore, soprattutto perché tra pochi giorni si giocherà il derby e la Pro ci arriva dopo due batoste, quella delle 5 pappine di Brescia (a proposito, come ha detto mister Diana nella conferenza stampa pre partita, in una vera partita di Lega Pro ieri ha rifilato 3 goal al Renate ma fino a quando erano in parità numerica il Brescia stava sotto 1 a 0, poi l’ha ribaltata anche grazie al gol dell’ex Maistrello) e quella di ieri. Il cuoco cucina con le sue idee (e lo stile non si cambia, state sicuri che non si cambia) e con la materia prima a disposizione. A Novara, dentro la similitudine, vedremo gli stessi piatti, ma proprio sicuro. Speriamo che il risultato possa essere diverso. Naturalmente gli Innamorati hanno molti timori per la partita di domenica alle 15 allo stadio Piola oltre Sesia, e sono giustificati. Non tanto per l’assenza di Rutigliano che sarà sicuramente squalificato (il calciatore tecnicamente è anche bravino ma deve ancora mangiare tante pagnottelle di esperienza, concretezza e lucidità ), quanto perché – a meno di lavaggi mentali forse improbabili, dopo due scoppole così le gambe tremolicchiano e forse – tranne due o tre uomini in campo – i cuor di Leone latitano, in fondo quanti ne sanno – di quelli ora in Rosa – dei derby e del valore del match oltre la classifica che comunque conta ? Ma restiamo al campo, ad una formazione che dovrà scontare probabilmente e al momento le assenze di Furno e Rutigliano, di titolari e ricambi che in confronto alla Rosa del Novara, sono ancora una volta oggettivamente più fragili, è un dato di fatto sincero. Adesso, si potrà compensare la differenza solo con la rabbia agonistica ma metterci le mani sul fuoco che ciò accada è azzardato. Difesa ballerina, centrocampo poco fisico (in una categoria dove conta essere più marcantoni grezzi che fuscelli talentuosi), attacco che, tolto Gian Mario, fa fatica, fa fatica perché non ci sono molte palle giocabili, Mallahi non è ancora al 100%, i fuscelli sono troppo leggeri, corrono anche bene (ho visto fare ad Akpa scatti mirabolanti, un po’ meno ai due Sow, sono bravi, anzi bravissimi ma con il soffio di un marcantonio vanno per le terre) ma non è che abbiano questo grande senso del gol. I ricambi (Burruano, Ronchi, lo stesso Tarantola per restare ai giovani, Marchetti e l’acciaccato Anton…o sono davvero troppo giovani per il duro campionato di C oppure non sono considerati titolari, è il caso di Marchetti). Resta poi la questione di Clemente centrale difensivo che potrà anche crescere ma non si è visto benissimo negli ultimi match, colpa anche di un centrocampo dove Iotti deve cantare e portare la croce anche per chi è bravino ma con poca esperienza e incostante lucidità. E adesso ? Nessuno della Società ci ha promesso la B, qualcuno ha vagheggiato i play off, trovarsi ora con il morale a terra, la classifica che incomincia a piangere, il rapporto attualmente incrinato con la tifoseria calda e meno calda, non promette nulla di buono. Ma, siamo solo all’inizio del campionato e quindi, sebbene il quadro non sia consolante, non perdiamo la speranza, trasponendo laicamente San Paolo nella lettera ai Romani ( Rm 8,24 ) “siamo stati salvati nella speranza “ e “ la speranza non delude”, allora, laicamente, “speriamo”. Grazie all’amico Gil per le belle foto🙏.
Paolo d’Abramo

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