Coldiretti: «I cinghiali sono oltre un milione. Servono provvedimenti»
I recenti fatti di cronaca con casi di aggressioni da parte di cinghiali a persone e di incidenti stradali causati da questi animali, hanno riacceso il dibattito sull’abnorme proliferazione di alcune specie selvatiche.
«Sempre più a rischio la sicurezza stradale nelle aree rurali e periurbane con il proliferare di animali selvatici – affermano con decisione gli esperti di Colidretti Piemonte – Ma questo fenomeno rappresenta un grave rischio anche per l’agricoltura».
L’ultimo incidente accaduto nell’aquilano, in cui un trentanovenne è rimasto vittima dello schianto tra la sua auto ed un cinghiale, è l’ennesimo episodio che dimostra l’incontrollato aumento degli animali selvatici e, più specificatamente, dei cinghiali il cui numero quest’anno ha superato il milione.
«Coldiretti ha denunciato più volte la necessità di porre rimedio a questa situazione di emergenza prima che accada una nuova tragedia e gli ungulati provochino il definitivo abbandono delle aree interne con ripercussioni sociali, ambientali ed economiche. A tal proposito, Coldiretti Piemonte, nel mese di luglio, ha consegnato all’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero un documento elaborato da Coldiretti a livello nazionale, sul quale si è avviato un proficuo confronto con Legambiente per intraprendere un’analisi della pianificazione faunistico-venatoria sul territorio, al fine di affrontare in modo organico il problema della fauna selvatica, unitamente ad una proposta di legge regionale. Coldiretti Piemonte sottolinea la necessità che la Regione, alla ripresa dei lavori, dedichi nuovamente attenzione al disagio registrato dagli agricoltori piemontesi e sostenga anche le azioni nei confronti del Governo nazionale e di Bruxelles. Urgono misure straordinarie e strutturali nell’interesse, in primis, dell’incolumità pubblica, ma anche per preservare i nostri territori e tutelare il lavoro degli agricoltori».