Esportazioni piemontesi: bene il 2015, in rallentamento nel 2016
Dal Rapporto annuale sul commercio estero “L’Italia nell’economia internazionale 2015-2016” dell’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, giunto quest’anno alla 30° edizione, emerge che nel 2015 le esportazioni italiane di merci hanno continuato a crescere ad un ritmo sostenuto (3,8%). La crescita è stata leggermente più forte nel mercato europeo (3,9%) che nei paesi extra UE (3,6%), anche quest’anno trainati da Nord America, Asia centrale e Medio Oriente. Nonostante l’andamento positivo, la quota delle esportazioni italiane sul totale mondiale si è mantenuta costante al 2,8%. Parallelamente, è proseguita anche la crescita delle importazioni (+3,3%). Nei primi tre mesi del 2016, invece, si è registrata una lieve flessione (-0,4%) delle esportazioni, rispetto allo stesso periodo del 2015, dovuta alla forte riduzione dei flussi verso i paesi extra UE (-5,2%), non compensata dal positivo andamento sul mercato comunitario (+3,5%). Nello stesso periodo, anche le importazioni sono diminuite, ma ad un tasso più elevato (-2,2%).
Nel 2015 i conti con l’estero dell’Italia sono migliorati per il quarto anno consecutivo. Il surplus corrente della bilancia dei pagamenti ha registrato un nuovo ampliamento, raggiungendo il 2,2% del Pil, per effetto soprattutto del miglioramento nelle ragioni di scambio dovuto al calo dei prezzi delle materie prime.
Il numero degli esportatori italiani ha continuato a crescere, raggiungendo un nuovo massimo pari a 214.000 operatori. Sono saliti anche il valore medio delle esportazioni per impresa e il grado di penetrazione delle importazioni.
In questo contesto, le esportazioni del Piemonte, che nel 2015 hanno superato quota 46 miliardi di euro, hanno continuato a crescere (+7,0%) per il sesto anno consecutivo ad una velocità più elevata rispetto alla media nazionale (3,8%). La quota sul totale delle esportazioni nazionali è aumentata passando dal 10,9% del 2014 al 11,2% del 2015. Considerevole per il Piemonte anche la dinamica delle importazioni, con una forte crescita rispetto al 2014 (+6,4%), superiore alla media nazionale (+3,3%).
Con riferimento ai principali mercati di sbocco, le esportazioni del Piemonte nel 2015 hanno vissuto andamenti piuttosto eterogenei. I flussi verso l’Unione Europea sono cresciuti dello 1,5%, con andamenti simili nei primi due mercati (Germania +2,9%, Francia +3,6%). Fra i paesi extra UE, le esportazioni verso gli Stati Uniti (terzo mercato di sbocco della regione) hanno segnato una crescita vigorosa del 59,2%, mentre la crisi con la Russia continua ad affossare i flussi commerciali verso di essa, con un tracollo del 25,6% rispetto al 2014. In Cina le esportazioni di prodotti piemontesi sono diminuite del 12,4%, in controtendenza all’area di riferimento (Asia orientale, +2,5%).
A livello settoriale, i mezzi di trasporto cui afferiscono circa un quarto delle esportazioni piemontesi, hanno conosciuto una ottima performance (+16%), in particolare gli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+18%). La meccanica, secondo settore per importanza, ha visto crescere le esportazioni (+1,8%), al pari del il settore dei prodotti alimentari, bevande e tabacco, terzo settore, (2,6%), laddove il sistema moda ha irrobustito la propria crescita con un incremento del 9,4%. Un altro settore particolarmente dinamico è stato quello della farmaceutica, con un aumento del 20,4% rispetto al 2014.
Nei servizi il valore delle vendite all’estero del Piemonte nel 2015 si è attestato sui 5,6 miliardi, con un marcato decremento rispetto all’anno precedente del 10,5%.
Per quanto attiene al numero di operatori all’esportazione della regione, nel 2015 essi sono stati pari a 18.241 unità, con un valore medio esportato per operatore di 2,51 milioni di euro.
Nel primo trimestre del 2016, le esportazioni hanno registrato una diminuzione (-7,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le importazioni hanno segnato un +1,1%. Le esportazioni dei mezzi di trasporto sono in calo (-22,4%), seguite da quelle del settore della meccanica strumentale (-4,2%) e del sistema moda (-0,6%). La metallurgia ha segnato una contrazione (-2,8%) rispetto allo stesso periodo del 2015, similmente al settore chimico (-0,7%). Infine, si segnala l’impennata delle esportazioni dei prodotti farmaceutici (+33,1%).
Il dettaglio della provincia di Vercelli segnala un andamento in linea con quello regionale pur con delle differenze di intensità: si regsitra un incremento delle esportazioni nel corso del 2015 pari al +6,4% e una flessione abbastanza contenuta nel primo semestre 2016 del -1,7% però accompagnato da un marcato aumento delle importazioni che, sempre nel primo semestre di quest’anno, salgono del 20,1%.