Pro, così non va
I Bianchi sconfitti ad Avellino per 3 reti a due
Pro, così non va. La Pro perde ad Avellino per tre reti a due dopo aver giocato bene la prima ventina dei minuti nei novanta complessivi, complice anche la gran paura dei padroni di casa – prima della gara di sabato contro la Pro ultimi in graduatoria – di non riuscire a far risultato pieno e piombare in una crisi che per quanto ci si trovi ancora nella fase iniziale di campionato avrebbe rappresentato un problema per la calda piazza irpina. Eh sì, perché se da un lato avere in proporzione al bacino potenziale di tifosi e spettatori, un gran pubblico rappresenta un gran vantaggio in termini di sostegno a squadra e Società, quando la piazza mugugna, i bisbigli delle piazze quiete si fanno tuoni potenti, davvero forti rispetto ad una piazza vercellese in cui sembra debba essere dovuto il ringraziamento costante per l’ambito traguardo della serie Cadetta per una Città ed un territorio poco riconoscente. La partita di oggi, la cui cronaca segue più sotto, ha evidenziato ancora una volta la rigida scelta del modulo 4-3-3, già caro all’eccellente ex Cristiano Scazzola, disposizione valida se interpretata – seppur con personali variazioni – da una squadra compatta, precisa, veloce e da individualità abili tecnicamente e tatticamente ma che quest’anno diventa assai spesso un 4-5-1 per il baricentro basso dell’undici in campo e per la solitudine in cui viene lasciata l’unica punta presente per buona parte di gara, ad Avellino il giovane Morra. L’ingresso successivo nella seconda parte del match di La Mantia, sostituzione per alcuni osservatori troppo tardiva, ha creato qualche scompiglio in più nella difesa dell’Avellino, complice anche il forte sbilanciamento della Pro alla vana ricerca finale di un risultato positivo. Oggi non hanno brillato a centrocampo Palazzi ed Emanuello, davanti soprattutto Sprocati non è stato determinante ed in difesa tutti gli elementi hanno qualche rammarico personale, da Provedel ai centrali difensivi Bani e Luperto ed anche gli esterni bassi, anticamente denominati terzini, Germano e Mammarella hanno mostrato qualche pecca. Ora la Pro sarà chiamata a due gare consecutive interne, domenica contro la Ternana e la settimana successiva il derby con il Novara. Da queste due partite ci si attende una pronta reazione per racimolare puti utili alla salvezza e per non perdere contatto con un folto gruppo di squadre che sono ancora tutte quante ammassate in pochi punti. A seguire la cronaca della gara.
Avellino (3-5-2): Radunovic; Gonzalez, Djimsiti, Diallo; Belloni, D’Angelo, Omeonga, Verde, Asmah; Soumare, Ardemagni. A disposizione Frattali, Perrotta, Mokulu, Crecco, Paghera, Donkor, Jidayi, Bidaoui, Camarà. Allenatore Mimmo Toscano.
Pro Vercelli (4-3-3): Provedel; Germano, Bani, Luperto, Mammarella; Emmanuello, Palazzi, Altobelli; Mustacchio, Morra, Sprocati. A disposizione Gilardi, Budel, La Mantia, Legati, Malonga, Mussman, Castiglia, Baldini, Ebagua. Allenatore Moreno Longo
Arbitro Niccolò Baroni della sezione di Firenze, assistenti Cecconi e Colella di Padova, quarto uomo Mastrodonato di Molfetta
Mustacchio incontenibile, corre sulla fascia sinistra offensiva, almeno all’inizio, ci prova subito con una botta che impegna Radunovic, al 2′ e al 5′ su cross di Mammarella tenta di sfiorare la palla, forse non la tocca ma sulla respinta incerta di Radunovic Bani se la ritrova tra il petto e il cuore, svirgolandola debolmente di lato quasi sul fondo, poi la rincorre ma non la ripiglia più. Pro bella e decisa, l’Avellino con le gambe che tremano anche se presenta il bravissimo Ardemagni e una rosa di buon livello. Invece al 13′ Palazzi riceve palla da Provedel e la perde lesto al limite dell’area, la sfera arriva a Verde che s’incunea davanti al portiere leone, prende la mira ed è 1 a 0 per l’Avellino. La Pro assorbe male il colpo, come una cocorita dopo lo scontro in volo con un’aquila reale. Avellino in goal con Ardemagni poco dopo la mezz’ora ma il bomber locale è in fuorigioco, l’azione viene annullata nonostante il rammarico dell’allenatore degli irpini, Mimmo Toscano. Rigore per la Pro al 39′, atterrato Mustacchio da Gonzalez. Alla Pro chi subisce il fallo tira il rigore ? Morra lo aveva sbagliato con il Cittadella, Mustacchio lo batte due minuti dopo tirandolo alla sinistra di Radunovic che intuisce ma non ci arriva, 1 a 1. Ma dura poco, l’Avellino si rituffa in avanti e rigore al 42′, Bani cincischia in area propria, rifornisce di tacco Emmanuello che è pressato da Asmah e lo falcia, tira Verde, segna, 2 a 1 per l’Avellino, Provedel intuisce alla sua sinistra il rasoterra ma la palla entra comunque. Primo tempo, due a uno per l’Avellino sulla Pro. Al primo minuto della ripresa Mustacchio approfitta di un’indecisione di Djimsiti in area, tira debole, Radunovic para facile. Al 4′ Belloni verticalizza per Ardemagni in area e superMatteo segna calciando forte su Provedel in uscita, superandolo, 3 a 1. Ammonito Emmanuello per gioco scorretto, fuori Verde e dentro Kamara per l’Avellino, fallo su Germano di Asmah ed ammonizione per il giocatore di casa. Pro al momento schiantata più che sterile. Dentro Castiglia e La Mantia per Emmanuello e Altobelli al 20′. Al 24′ Kamara tira da fuori attorniato da giocatori della Pro e colpisce la traversa, la palla rimbalza fuori. Risponde Palazzi da fuori al 25′ blocca a terra Radunovic. Dentro Jiday e fuori Belloni al 27′, dentro Ebagua e fuori Sprocati. Esce Ardemagni ed entra Bidaoui. Ebagua al 36′ ci prova dal limite, la fiocinata termina sul retro della rete. Ammonito Mammarella per gioco falloso. Colpo a di Mustacchio al 44′ su cross dalla destra di Mammarella, Radunovic s’allunga e respinge con i pugni, Morra non ne approfitta. 4 minuti di recupero. Al 48′ Ebagua allunga di testa un traversone dalla destra di Mammarella per La Mantia che incorna e mette nel sette imparabile alla destra di Radunovic, 3 a 2. E finisce così, 3 a 2 per l’Avellino
Paolo d’Abramo