Attentati in Burkina Faso: per ore bloccato in aeroporto anche in vescovo di Pinerolo

Mons. Debernardi era in Africa con quattro volontari per seguire i progetti della diocesi in quel Paese

Mons. Debernardi in Burkina Faso (foto Vita Diocesana Pinerolese)

Il vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, è rimasto bloccato per ore all’aeroporto di Burkina Faso dopo la serie di attentati terroristici perpetrati dagli estremisti islamici. Il prelato era in compagnia di quattro volontari ed è riuscito a ripartire solo poco dopo le 18,30 di sabato con un aereo dell’Air France proveniente dal Togo. Mons. Debernardi e i volontari piemontesi erano rimasti bloccati dalla notte di venerdì.
«La situazione è più tranquilla ma ancora tesa – ha spiegato il vescovo già nella giornata di sabato in una telefonata a  Vita Diocesana pinerolese – I terroristi di Al Qaeda hanno colpito anche a Dorì dove sono rimasti uccisi due gendarmi e altri due a Gibò, sul confine col Mali. Il tentativo è quello di destabilizzare tutta l’area a nord di Ouagadougou. Secondo la televisione locale i feriti sono 157 e 33 i morti. La situazione è certamente più complessa di quanto sembrava in un primo momento. L’emergenza però è stata quasi risolta e ora lasciano partire gli aerei». Poi ha aggiunto: «Che il Nord del Burkina Faso fosse una zona ‘calda’ lo si sapeva, noi siamo andati pur conoscendo il pericolo. Generalmente andiamo ogni anno e anche questa volta non abbiamo voluto mancare all’appuntamento per seguire i nostri progetti. Non pensavamo però che la cosa avesse queste proporzioni».