I vercellesi a Oropa per il pellegrinaggio diocesano. Arnolfo: «Proseguiamo il cammino nel segno della corresponsabilità»
Con il tradizionale pellegrinaggio diocesano a Oropa si sono chiusi, mercoledì scorso, i festeggiamenti per la patronale di S. Eusebio. Centinaia di vercellesi sono saliti al santuario mariano sulle Alpi biellesi la cui fondazione è legata all’opera evangelizzatrice di Eusebio. L’arcivescovo, mons. Marco Arnolfo, insieme a un gruppetto di “coraggiosi” (e davvero il caso di dirlo viste le elevate temperature che in questi giorni lambiscono anche le località montane) ha raggiunto la spianata di Oropa a piedi partendo dal “Bottalino” ed è stato accolto dal confratello vescovo di Biella, mons. Roberto Farinella.
ASubito dopo mons. Arnolfo ha presieduto la messa delle 10,30 nella basilica superiore dove è stata collocata la statua della Madonna nera, solitamente custodita nella chiesa antica. La celebrazione eucaristica è stata avviata da mons. Farinella che ha salutato cordialmente i pellegrini vercellesi.
Nell’omelia mons. Arnolfo è tornato sui temi legati al cammino sinodale: «Nel brano evangelico che abbiamo appena sentito, Luca ci ricorda che sono nostri fratelli tutti coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. Si tratta di un invito alla concordia, alla sintonia, alla pazienza, al perdono reciproco: atteggiamenti che devono entrare a far parte del progetto sinodale che stiamo realizzando». Tuttavia l’Arcivescovo si è soffermato su un’ultima parola: «Corresponsabilità: il cammino che ci attende deve vederci tutti protagonisti. Spesso siamo tentati di delegare e invece viene chiesto a ciascuno di noi di esercitare la propria responsabilità. Su questo aspetto dovremo lavorare nell’anno pastorale che ci attende».