La grande croce di don Luigi Longhi torna a “vivere”

L’opera lignea risistemata davanti alla parrocchia dell’Aravecchia alla presenza di mons. Arnolfo

Un momento della cerimonia

(Giorgio Morera) In un’insolita giornata piovosa per essere il 1 maggio, la grande croce lignea di don Luigi Longhi è tornata a “vivere” nel giardino davanti la parrocchia vercellese dell’Aravecchia. All’inaugurazione per la ricollocazione della croce era presente l’Arcivescovo monsignor Marco Arnolfo che, prima della benedizione, l’ha definita «il segno di un amore divino che rimane presente anche nei momenti più estremi della vita». Una ricorrenza voluta dall’associazione “Raggi di sole” (che raggruppa le madri e i padri che hanno perso un figlio o una figlia) nel dodicesimo anno dall’inaugurazione della “Campana della vita” che, con i propri rintocchi, ogni giorno ricorda tutti i giovani la cui vita è stata interrotta prematuramente. A realizzare e a coordinare i lavori di restauro della croce lignea, originariamente costruita dallo stesso don Luigi con i suoi ragazzi della comunità dell’Aravecchia, è stata l’artista vercellese Carla Crosio. (sull’edizione cartacea di sabato 7 maggio il servizio completo della giornata commemorativa)